“Green Pass servito solo a coprire fallimento della politica sanitaria”: Dema attacca il Governo Draghi

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“La priorità del Paese non è questo documento, ma è il potenziamento della medicina di base, della assistenza domiciliare e degli ospedali”, scrivono in una nota Ciro Amante e Salvatore Pace, rispettivamente referente Sanità e portavoce nazionale del movimento Dema

“Era luglio del 2021 quando Draghi dichiarava che il Green Pass sarebbe stata una misura per poter dare serenità e favorire la ripresa delle attività in presenza, perché avrebbe garantito di ritrovarsi a contatto di persone non contagiose. E’ sotto gli occhi di tutti che così non è stato”. Lo dichiarano in una nota Ciro Amante e Salvatore Pace, rispettivamente referente Sanità e portavoce nazionale del movimento Dema. “La verità – aggiungono – è che il Green Pass è servito solo a coprire il fallimento delle politiche sanitarie, commesso con l’azione di smantellamento della sanità pubblica messa in atto dai governi degli ultimi 10 anni che vede come principali protagonisti i partiti che oggi sostengono l’attuale premier Draghi. Dal 2012 ad oggi l’Italia ha tagliato di circa 35 miliardi di euro le spese per la sanità pubblica mentre ha aumentato di circa il 2% l’anno le spese militari arrivando a pesare sul bilancio dello Stato per quasi 26 miliardi di euro. La priorità del Paese non è questo documento, ma è il potenziamento della medicina di base, della assistenza domiciliare e degli ospedali, per prevenire e curare anche le altre patologie che sono cresciute in questi due anni di pandemia. E cacciare corrotti, mafiosi e portatori di interessi affaristici nella tutela della salute pubblica”, concludono Amante e Pace.

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