Caro bollette, Draghi: “in settimana sarà presentato nuovo intervento”

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Il Premier Mario Draghi ha incontrato la stampa dopo il Consiglio dei Ministri

Il presidente Mario Draghi durante la conferenza stampa tenutasi dopo il Consiglio dei ministri ha escluso di essere interessato a diventare federatore di un centro politico. “Lo escludo. Ho visto che tanti politici mi candidano a tanti posti in giro per il mondo mostrando grande sollecitudine, ma vorrei rassicurarli che se decidessi di lavorare un lavoro lo trovo da solo…”, ha affermato. Tanti successivamente i temi affrontati nel corso dell’incontro coi giornalisti, a partire dall’argomento caro bollette che tanto sta facendo discutere.

“Le cifre già stanziate quest’anno sono imponenti: circa nove miliardi e mezzo di euro, evidentemente non è sufficiente, credo di poter dire che l’intervento sarà presentato la prossima settimana”, ha affermato il Premier proprio a proposito delle misure contro il caro bollette. “Le linee fondamentali sono: sostegni per contenere le emergenze poi c’è una parte strutturale sull’offerta di energia e potenziamento delle rinnovabili e della produzione di energia e poi c’è una parte di fornitura all’industria con pezzi calmierati e con certezza dell’approvvigionamento”, ha aggiunto. “La priorità è assicurare la crescita, una crescita equa e sostenibile, ed è fondamentale che la crescita non sia strozzata dal caro energia. La crescita è fondamentale per tutti gli altri aspetti, per la tenuta dei conti e la credibilità internazionale” dell’Italia, rimarca il presidente del Consiglio.

Draghi: “lo spread cresce ma meno che in altri Paesi Ue Vigilare sui conti, ma domani Bankitalia annuncerà numeri buoni”

Lo spread sui titoli pubblici italiani aumenta ma “meno di quanto stia aumentando quello di altri Paesi europei”. Lo ha detto il presidente del Consiglio, Mario Draghi, nella conferenza stampa che segue il Consiglio dei ministri. “Mi aspettavo una domanda sugli spread, mi sono preparato. Sono andato a vedere i mercati – ha spiegato – un attimo prima di venire qua. Oggi gli spread sono aumentati del 4,5% per la Spagna, del 14 per l’Olanda, del 5,7 per l’Irlanda, per la Fr del 4,7%, per la Finlandia il 9, per il Belgio del 4,4%. Per l’Italia sono aumentati del 3,33 per cento, quindi sono aumentati per molti paesi, quasi tutti, non tutti, ma l’aumento italiano è inferiore a quello di tanti altri Paesi”.

“Lo dico – ha precisato – ma questo non deve assolutamente nascondere che partiamo da una base di spread molto più alta e da un volume di debito più alto. Quindi bisogna spendere bene, vigilare sui conti, vigilare sul debito. Per inciso, domani il governatore di Bankitalia annuncerà, nel suo intervento annuale al Forex, dei numeri veramente molto buoni su crescita e debito pubblico. Bisognerà continuare a tenere questi numeri ma soprattutto continuare – ha concluso Draghi – con una crescita sostenibile, sostenuta, duratura e stabile”.

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