Green Pass, la Lega ci riprova alla Camera: “abolirlo il 31 marzo”, ma il centrosinistra boccia l’odg

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Green Pass, l’ordine del giorno è stato respinto dall’Aula per 52 voti di differenza

La Lega insiste sulla richiesta al governo di eliminare l’obbligo del green pass con lo scadere dello stato di emergenza il 31 marzo. E dopo aver tentato il blitz, fallito, in commissione, i leghisti ripresentano in Aula un ordine del giorno che impegna il governo “a non prorogare ulteriormente lo stato di emergenza, la cui cessazione e’ fissata al 31 marzo 2022, e contestualmente ad eliminare tutte le misure restrittive ad esso connesse, ivi incluse le certificazioni verdi Covid-19“. L’ordine del giorno e’ stato respinto dall’Aula per 52 voti di differenza: i voti contrari sono stati 191, i favorevoli 139 e gli astenuti 45. Hanno votato a favore la Lega, FdI e Alternativa, si sono invece astenuti i deputati di Forza Italia, mentre hanno votato contro M5s, Pd, leu e Iv e le altre forze minori. Il governo aveva proposto una riformulazione del testo, ma la Lega si e’ detta contraria e ha quindi chiesto la votazione dell’ordine del giorno sul quale, a quel punto, c’era il parere negativo del governo. Prima del voto il primo firmatario, Massimiliano Panizzut, ha spiegato: “Non accettiamo la riformulazione, la Lega mantiene la posizione nel chiedere al governo l’impegno a eliminare le misure restrittive al termine dello stato di emergenza il 31 marzo. Non e’ uno sgambetto al governo, siamo sempre stati fedeli a tutto ma mai schiavi delle incongruenze”.

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