Guerra Ucraina, 400 mercenari russi danno la caccia a Zelensky: l’obiettivo è eliminarlo

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Secondo il “Times”, 400 mercenari russi del gruppo paramilitare Wagner sarebbero entrati in Ucraina con l’obiettivo di eliminare il presidente Volodymyr Zelensky

Nei giorni scorsi, Volodymyr Zelensky, rivolgendosi ai leader della Nato, ha aveva lanciato un sinistro messaggio che non lasciava spazio a fraintendimenti: “sono il bersaglio numero uno, la mia famiglia è il bersaglio numero 2” e ancora “questa è l’ultima volta che mi vedrete vivo“. Sicuramente un invito a velocizzare qualsiasi piano avessero in mente per supportare l’Ucraina, ma nelle parole di Zelensky c’è un fondo di verità. Eliminato il presidente ucraino, la nazione perderebbe la sua guida e agevolare una pace, in un momento di così grande confusione, sarebbe conveniente per tutte le parti in causa. Lo stesso Putin, nel bel mezzo dell’avanzata militare, aveva invitato l’esercito ucraino a destituire Zelensky, con un colpo di stato militare, per poter trattare più facilmente un armistizio.

Sulla falsariga di queste notizie, il “Times” riporta che in Ucraina sarebbero entrati oltre 400 mercenari russi del gruppo paramilitare Wagner, aventi come obiettivo l’individuazione e l’eliminazione del presidente Zelensky e altri membri di spicco del suo governo. Secondo il giornale britannico la Russia avrebbe fatto rientrare tali mercenari 5 settimane fa da una missione in Africa, promettendo loro una ricca ricompensa. La notizia sarebbe stata appresa dalle autorità Kiev sabato mattina, poche ore prima che venisse imposto un coprifuoco totale sulla capitale durato fino alla mattina odierna, giustificato anche dal timore di azioni di sabotaggio di Mosca.

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