Guerra Ucraina, Bremmer: “minaccia nucleare seria. Ora va concesso qualcosa a Putin per fare passo indietro”

StrettoWeb

Secondo il politologo Ian Bremmer il rischio che la Russia possa usare il nucleare è concreto: adesso a Putin va concesso qualcosa che lo spinga a fare un passo indietro.

La minaccia nucleare di Putinnon è la Terza guerra mondiale, ma è la minaccia molto seria di un leader con le spalle al muro: stavolta ha sbagliato i calcoli, ma non può tornare indietro. E allora alza la posta“. Lo afferma, in un’intervista al Corriere della Sera, il politologo Ian Bremmer, fondatore e capo di Eurasia, principale centro Usa di ricerche sui rischi internazionali. Secondo Bremmer, l’allerta nucleare di Putin ha “due motivi dietro i quali ci sono due suoi errori: da un lato la sottovalutazione della compattezza dell’Occidente e dell’efficacia delle sanzioni economiche che si stanno materializzando“.

La banca centrale russa “rischia di non poter attingere alle sue riserve, il rublo crolla, la gente è in fila davanti ai bancomat per ritirare i suoi soldi. Sono cose che dal suo bunker non aveva previsto e che lo spaventano. Il secondo fattore è la resistenza degli ucraini“. Biden e l’Europa “si sono mossi bene e sono rimasti compatti: davanti a un attacco senza precedenti bisognava reagire con le sanzioni economiche più dure, una volta escluso l’intervento militare diretto“.

Adesso si tratta “di non peggiorare le cose. La Russia ha la forza militare di chiudere la partita, ma dovrebbe fare un massacro a Kiev e nelle altre città: decine di migliaia di civili morti e dopo sarebbe davvero impossibile negoziare“. Se ne può uscire come si è fatto a Cuba nel 1962, “concedendo qualcosa che consenta al presidente russo di fare un passo indietro senza perdere la faccia davanti al suo popolo. Nel 1962 i sovietici portarono via i loro missili: una vittoria americana, ma ai capi del Cremlino fu lasciata la possibilità di dire alla loro gente che, in cambio dei ritiro da Cuba, l’Urss aveva ottenuto dagli Stati Uniti la rimozione dei missili Jupiter basati in Turchia. Erano ordigni vecchi. andavano ritirati comunque. Ma bastò quello“.

Condividi