Guerra Ucraina, il Consiglio dei Ministri dichiara lo “stato d’emergenza” per 3 mesi

StrettoWeb

Il Consiglio dei Ministri ha dichiarato lo “stato d’emergenza” in Italia, per i prossimi 3 mesi, al fine di consentire gli interventi della Protezione Civile

Il Consiglio dei ministri, “su proposta del presidente Mario Draghi, ha deliberato la dichiarazione dello Stato di emergenza, per intervento all’estero in conseguenza degli accadimenti in atto nel territorio dell’Ucraina”. È quanto si legge nel comunicato diffuso da Palazzo Chigi in seguito al Cdm. L’adozione del provvedimento “è necessaria al fine di assicurare il concorso dello Stato italiano nell’adozione di tutte le iniziative di protezione civile anche attraverso la realizzazione di interventi straordinari ed urgenti a supporto delle operazioni di soccorso e assistenza alla popolazione interessata, interventi da svolgersi durante lo Stato di emergenza”. Per “tale primo intervento sono stati stanziati tre milioni di euro, a carico del Fondo per le emergenze nazionali, che comprendono, al netto di quanto sarà rimborsato dall’Unione europea, gli oneri che verranno sostenuti per il trasporto, il dispiegamento e il reintegro dei materiali”, conclude la nota. A scanso di equivoci, tale decisione non ha nulla a che fare con lo stato d’emergenza dovuto alla pandemia che, come confermato dallo stesso Premier Draghi, non verrà prolungato oltre il 31 marzo.

Nella bozza del decreto legge approvato oggi dal Consiglio dei Ministri viene fatto riferimento allo stanziamento di 174.4 milioni per partecipare al potenziamento dei dispositivi Nato a fronte dell’attacco russo in ucraina. “È autorizzata, fino al 30 settembre 2022 – si legge nel documento – la partecipazione di personale militare alle iniziative della Nato per l’impiego della forza ad elevata prontezza, denominata Very High Readiness Joint Task Force (Vjtf). È autorizzata, per l’anno 2022, la prosecuzione della partecipazione di personale militare al potenziamento dei seguenti dispositivi della Nato: a) dispositivo per la sorveglianza dello spazio aereo dell’Alleanza; b) dispositivo per la sorveglianza navale nell’area sud dell’Alleanza; c) presenza in Lettonia (Enhanced Forward Presence); d) Air Policing per la sorveglianza dello spazio aereo dell’Alleanza. Per la task force Vjtf  è autorizzata la spesa di 86.081.634 euro per l’anno 2022”, per gli altri dispositivi sono previsti “67.366.416 euro per l’anno 2022 e 21.000.000 per l’anno 2023“.

Previsti inoltre altri 11 milioni di euro per potenziare la protezione degli uffici italiani all’estero. La Farnesina provvederà, con tali fondi, alle spese per vitto e alloggio del personale e dei cittadini che, per ragioni di sicurezza, dovranno alloggiare in locali indicati dai diplomatici. Degli 11 milioni di euro, un milione finanzierà l’invio di dieci carabinieri a tutela degli uffici all’estero maggiormente esposti.

Condividi