Guerra Ucraina, il ministro degli Esteri russo contrattacca: “da Kiev russofobia e genocidio nel Donbass”

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Sergei Lavrov, ministro degli Esteri della Russia, contrattacca: gravi accuse contro l’Ucraina, Kiev accusata di genocidio nel Donbass

La Russia ha dato il via alla guerra sul campo, con i bombardamenti, un vero e proprio attacco iniziato nelle prime ore della mattinata di ieri. Mosca si è dovuta però difendere da pesanti accuse e condanne per il gesto compiuto in Ucraina, l’atto scatenante una guerra che in Europa non si vedeva dalla Seconda Guerra Mondiale. Un’offensiva, quella delle parole, verso la quale la Russia ha deciso di rispondere. Il “contrattacco” è arrivato per bocca del ministro degli Esteri russo, Sergei Lavrov, che durante un incontro con i rappresentanti delle autoproclamate repubbliche filo-russe di Donetsk e Lugansk ha accusato l’Ucraina di favorire la russofobia e perpetrare un genocidio nel Donbass:durante tutti questi anni la popolazione delle vostre repubbliche è stata molestata e attaccata quotidianamente dal regime di Kiev, che ha deliberatamente preso la strada della russofobia e del genocidio“.

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