Messina, Maria Grazia Cucinotta e il vaccino: “sono per la libera scelta, ci sono malattie più gravi del Covid”

StrettoWeb

La nota attrice ha parlato del nuovo film “Gli anni belli”, girato anche in riva allo Stretto e nella zona di Torre Faro, ed ha avanzato diverse riflessioni su politica e vaccini

Le luci dei riflettori tornano ad illuminare Maria Grazia Cucinotta. La nota attrice, punto di riferimento del mondo dello spettacolo italiano, torna sul grande schermo nel ruolo di mamma di Elena nel film “Gli anni belli”, girato in parte vicino alla “sua” Messina, diretto da Lorenzo D’Amico De Carvalho. Un film leggero, nelle sale trasmesso dal 7 febbraio, ma interessante, ambientato anche in riva allo Stretto e nella zona di Torre Faro, storia di formazione e che racconta un rapporto emblematico genitori-figli. Anne-Riitta Ciccone ha voluto che si tornasse nei luoghi in cui aveva girato nel 2002 “L’amore di Marja”, film autobiografico: “amo quella zona per la sua mitologia di Scilla e Cariddi”. La sceneggiatrice e regista italo-finlandese ha offerto a Lorenzo il suo soggetto scritto anni fa per farne la sua opera prima come lungometraggio. Ruolo in evidenza quello di Cucinotta, che ha rilasciato un’intervista per Il Giornale.

“Gli anni belli” è il racconto di formazione di una generazione in cerca di rivoluzione. Che ne è stato di quel desiderio ribelle?

 “Ancora c’è, ma si è trasformato ed è diventato una lotta mediatica. Io l’ho vissuto perché ho iniziato a girare ‘Il postino’ nel 1994, ho vissuto il cambiamento nel pieno della mia vita. Dopo il trasferimento a Los Angeles, ho visto l’Italia da spettatrice e quello che è accaduto in quegli anni è stato poco piacevole. Purtroppo la lotta di ideali si è trasformata in una lotta personale, in una lotta contro l’uomo. Non c’è mai stato un partito politico che abbia saputo contrastare l’altra ideologia. Io non mi sono mai occupata di politica, ma un po’ mi ha deluso: non siamo arrivati da nessuna parte. Io sono attiva nel sociale e lotto per cose che possano cambiare la vita delle persone. Noi italiani siamo delle eccellenze, abbiamo talento nell’arte, nella moda e nell’architettura: dobbiamo mantenere alto questo standing”.

Qual è il messaggio che deve arrivare allo spettatore?

“Ci sono tanti messaggi. A parte l’ideologia politica e il lottare per le cose in cui credi, c’è la vita: ci sono tanti messaggi dove ognuno di noi si può identificare, farsi una risata e trovare una soluzione alle proprie domande”.

Recentemente ha parlato del sesso e della femminilità a 50 anni, messaggi importanti…

“È un impegno che porto avanti per tutte le donne. Noi viviamo in bilico su un ormone: quando siamo adolescenti abbiamo gli ormoni impazziti, poi a 50 anni gli ormoni vanno giù e tu vai giù con loro, rischi di precipitare. Il tempo che avanza è solo uno stato mentale: io ho compiuto 50 anni e ho voluto urlare al mondo intero che non siamo da rottamare. Tante volte gli stereotipi tendono a essere i nostri peggiori nemici e spesso noi donne cambiamo per essere accettate. Invece dobbiamo essere noi a eliminare questi pregiudizi e far capire che il tempo non esiste: noi siamo belle così come siamo. Quando capisci che siamo fortunate a svegliarci la mattina, accetti la rughina in più e se hai un coglione che ti fa sentire vecchia o inutile dagli un calcio in culo”.

Qual è il suo giudizio sul dibattito sui no vax?

“Non ne posso più. Io non sono no vax, mi sono vaccinata, ma esiste la libertà di scelta. Se una persona decide di vivere la propria vita in un determinato modo, nessuno la può costringere. Io sono stata vaccinata più di una volta, ho preso il Covid lo stesso e mi sono salvata, evidentemente anche grazie al vaccino, ma io lotto per la libertà. Se una persona si ammala, fa danno solo a se stessa. Non sopporto più questa guerra che non fa bene a nessuno, viviamo in un Paese massacrato a livello economico dalla pandemia. Invece di pensare ai no vax, si potrebbero ampliare le strutture sanitarie e accogliere tutti: ancora oggi ricevo centinaia di chiamate con richieste di aiuto da persone abbandonate. Interi reparti chiusi hanno rifiutato interventi d’urgenza, perché dopo due anni non si sono attrezzati per gestire la pandemia. Ci sono patologie anche molto più gravi del Covid e si muore altrettanto. Sono diventata da anni la voce di tanti che non hanno avuto la fortuna di essere famosi e di apparire: ci sono persone che si ritrovano a morire perché prive del supporto necessario”.

Sabato è stato rieletto Mattarella al Quirinale dopo giorni di trattative…

“Sono contenta che sia rimasto Mattarella, penso sia un ottimo presidente. Ho sperato in una donna al Colle, per lanciare un messaggio di supporto in un momento con tanta violenza sulle donne. Anche perché la meritocrazia e il talento non hanno genere. Sono dispiaciuta, invece, per i voti dei grandi elettori a supereroi e attori: i politici sono pagati dai cittadini per lavorare, non per divertirsi. Quando vivi e lavori all’estero, sai che queste cose creano un danno all’immagine dell’Italia nel mondo. E noi siamo un’eccellenza, non dobbiamo dimenticarlo”.

Condividi