Macron rifiuta il tampone per vedere Putin: il leader francese non vuole lasciare il proprio Dna al governo russo

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Emmanuel Macron resta a distanza di 4 metri nell’incontro con Vladimir Putin: il leader francese non si è voluto sottoporre a tampone per non lasciare il proprio Dna ai russi

Seduti ai lati opposti di un tavolo lungo 4 metri: da una parte Emmanuel Macron, dall’altra Vladimir Putin. Una situazione alquanto strana se si pensa che, in queste condizioni, si è svolto un importante vertice politico fra due dei leader più influenti del mondo, in una situazione di tensione dovuta alla crisi Ucraina. La distanza si è resa necessaria poichè Macron non ha voluto sottoporsi al tampone per non lasciare il proprio Dna al governo russo. A quel punto, come spiegato dal portavoce del Cremlino, Dmitri Peskov, i due leader si sono seduti ai lati opposti di un tavolo mantenendo una distanza di sicurezza.

Sapevamo bene che avrebbe comportato niente strette di mano e quel lungo tavolo, ma non potevamo accettare che mettessero le mani sul Dna del presidente“, ha riferito una delle fonti consultate da “Reuters”, riferendosi a problemi di sicurezza. “I russi ci hanno detto che Putin deve rimanere in una rigida bolla sanitaria“, ha aggiunto un’altra fonte. Il tavolo da quattro metri era stato usato di recente anche nel bilaterale di Putin con il premier ungherese, Viktor Orban. Ieri il capo del Cremlino ha visto il collega kazako, Kassym-Jomart Tokayev: con lui, invece, ci sono state strette di mano e un colloquio in cui a separarli c’era solo un piccolo tavolino.

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