Ponte sullo Stretto, il Ministro Giovannini è all’angolo. Chiesto l’accesso agli atti dello studio di fattibilità: “chiarezza su impatto ambientale di un progetto a tre campate”

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Un nuovo progetto del Ponte sullo Stretto di Messina significherebbe anche lo spostamento dei piani di approdo ferroviario e stradale in una zona densamente urbanizzata e popolata: gli esperti vogliono vederci chiaro

L’avvocato Fernando Rizzo, in qualità di legale rappresentante dell’associazione “Rete Civica per le Infrastrutture nel Mezzogiorno”, con sede a Messina, chiede istanza di accesso agli atti sullo studio di fattibilità per la costruzione del Ponte sullo Stretto. Lo scopo fatto presente al Ministero delle Infrastrutture è quello di “verificare il possibile impatto ambientale dell’annunciato nuovo progetto di costruzione di un ponte sullo Stretto di Messina a tre campate con spostamento del progetto di approdo ferroviario e stradale in una zona densamente urbanizzata e popolata”.

L’avvocato sarà rappresentato nelle operazioni di accesso agli atti in questione dagli ingegneri Enzo Siviero, Giovanni Mollica e l’architetto Patrizia Bernadette Berardi. L’operazione dovrò fare chiarezza su tre punti:

  • la scelta dell’affidatario della nuova progettazione;
  • l’affidamento al predetto delle attività progettuali;
  • e, comunque, ad ogni documento relativo alla realizzazione della nuova e diversa
    progettazione avente ad oggetto la costruzione del Ponte sullo Stretto.

E’ questa la mossa dell’avvocato Rizzo e degli esperti per spingere il Ministro Enrico Giovannini a prendere una scelta più rapida relativa al Ponte sullo Stretto, un’opera fondamentale per il futuro del Sud Italia e del Paese intero. Aver indetto nuovi studi di fattibilità è soltanto una perdita di tempo per non decidere e rimandare al futuro la possibilità di realizzare l’infrastruttura. Il progetto a tre campate non può essere realizzato per questioni tecniche, così come la cosiddetta “opzione zero” non può essere tirata fuori dal cilindro. Non resta altro che puntare ad aggiornare il progetto a campata unica, l’unico già approvato e cantierabile, e di questo ne è consapevole (si spera!) anche il Ministro.

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