Referendum su eutanasia, cannabis e giustizia: in corso le votazioni della Corte Costituzionale, si decide sull’ammissibilità

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In caso di ok della Corte Costituzionale, il presidente della Repubblica indirà i referendum stessi fissandone la data tra il 15 aprile e il 15 giugno

Nella giornata di oggi i giudici della Corte Costituzionale discuteranno sull’ammissibilità di otto referendum su eutanasia, cannabis legale e giustizia. Su quest’ultimo punto, sono sei i quesiti promossi da Lega e Radicali. Se i quindici giudici si pronunceranno a favore, il presidente della Repubblica Sergio Mattarella, su deliberazione del Consiglio dei ministri, indirà i referendum stessi fissandone la data tra il 15 aprile e il 15 giugno.

Cappato: “grazie a circa 2 milioni di persone oggi siamo qui a difendere le ragioni della libertà”

“Grazie a circa 2 milioni di persone oggi siamo qui a difendere le ragioni della libertà, in una giornata importante per la democrazia italiana. Un’occasione e speranza per ricollegare le istituzioni alle urgenze”. Così Marco Cappato, Tesoriere dell’Associazione Luca Coscioni sulla Corte Costituzionale che oggi vaglia l’ammissiblità di otto referendum. “Dopo 11 anni la Corte Costituzionale ha l’opportunità di mandare al voto l’Italia su temi fondamentali, per l’autodeterminazione e per scelte personali che non recano danni altrui –  afferma Marco Perduca dell’Associazione Luca Coscioni e Presidente del Comitato Cannabis Legale -. Una vittoria del sì al referendum toglierebbe dal circuito penale chi coltiva e usa cannabis. Speriamo che i giudici rispettino la Costituzione, che sul tema mette pochi paletti, noi l’abbiamo fatto nel nostro quesito. E speriamo che in Primavera si possa tornare a mobilitare le piazze come l’Italia si aspetta e come abbiamo fatto noi nel 2021″.

Salvini: “contiamo che arrivino dei sì ai Referendum”

“Oggi è una grande giornata per la democrazia. Grazie a milioni di italiani che ci hanno aiutato con le firme, oggi si decide in quel palazzo se dopo 30 anni saranno i cittadini a fare la vera riforma della giustizia. Contiamo che arrivino dei sì ai Referendum e che in primavera sia il popolo italiano tutto col proprio voto ai sei Referendum proposto da Lega e Radicali a fare ciò che il Parlamento non e’ riuscito a fare in 30 anni. Il popolo e’ sovrano. Siccome sulla giustizia in 30 anni il Parlamento non e’ riuscito a fare niente di significativo, allora come Lega vorremmo fosse il popolo a fare una riforma perchè gli scandali emersi in questi mesi sono inaccettabili”. Lo ha detto il leader della Lega, Matteo Salvini, parlando coi cronisti di fronte all’ingresso della Consulta.

Referendum, Bonino: “aspetto con ansia ma anche con grande speranza l’esito della Consulta”

“Aspetto con ansia ma anche con grande speranza l’esito della Consulta di oggi su questioni che riguardano campagne di cui mi occupo da trent’anni: eutanasia, cannabis e riforma della giustizia”. Lo ha detto a Forrest su Rai Radio1 la leader di +Europa Emma Bonino. “Certo è che le Camere si sono svegliate dal sonno solo per evitare i referendum. È come se i partiti non leggessero i risultati elettorali: vedo una grande astensione alle elezioni, ma una grande partecipazione e una voglia diffusa dei cittadini di partecipazione sui temi che li interessano. I partiti fanno finta di non vedere tutto questo e – ha concluso Bonino – sono più interessati a risolvere i loro problemi”.

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