Guerra Ucraina, a Reggio Calabria è psicosi per il prezzo della benzina: cresce l’assalto alle pompe di rifornimento, città paralizzata [FOTO LIVE]

reggio calabria code carburanti 25 febbraio 2022
StrettoWeb

Reggio Calabria, la guerra in Ucraina scatena la psicosi da carburante: file lunghissime e città in tilt, ma i prezzi sono ancora fermi e l’aumento sarà graduale

Reggio Calabria s’è risvegliata nel caos per una vera e propria “corsa alla pompa” che i cittadini stanno praticando in vista del temuto aumento dei prezzi della benzina a causa della guerra in Ucraina. Mentre stamani Staffetta Quotidiana ha pubblicato nel consueto bollettino che “il precipitare della crisi russo-ucraina ha fatto schizzare le quotazioni internazionali di benzina e gasolio, salite in un solo giorno dell’equivalente di cinque centesimi al litro. Nei prossimi giorni ci sono dunque da attendersi forti rincari alla pompa, di cui già oggi vediamo le avvisaglie“, a Reggio Calabria le colonnine di rifornimento sono letteralmente prese d’assalto in tutta la città, con pesanti conseguenze per la viabilità persino nell’ultimo tratto della SS106 dove inizia il raccordo autostradale cittadino (tra Ravagnese ed Arangea), dove la fila arriva in carreggiata. Sempre secondo Staffetta Quotidiana, Q8 ha già aumentato di tre centesimi al litro i prezzi di benzina e gasolio mentre Tamoil ha praticato un rialzo di un centesimo al litro. Ancora invariati gli altri listini, infatti al momento il prezzo è analogo a quello dei giorni precedenti, in un trend comunque di forte rialzo da oltre 7-8 mesi. Il rischio che nelle prossime settimane si possa superare il record assoluto storico (settembre 2012) è concreto, con la benzina a sfondare i 2 euro al litro e il diesel vicino a 1,9€. In ogni caso, è bene ricordare che gli aumenti non saranno improvvisi ma graduali, non saranno neanche immediati, e per quanto possano pesare sul lungo termine, in base alle dimensioni del serbatoio fare un pieno con il prezzo attuale rispetto a quello dei prossimi giorni può consentire un risparmio di pochi spiccioli. Non c’è alcun rischio di interruzione delle forniture, e non ha alcun senso logico affollarsi in queste ore, con tutti i disagi che ne conseguono, alle pompe di rifornimento.

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