Reggio Futura: “l’incontro organizzato dal Comune per il ‘Giorno del Ricordo’ infanga la memoria delle vittime. Brunetti e Versace chiedano scusa” [VIDEO]

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Reggio Futura si scaglia contro l’Amministrazione Comunale per il contenuto dell’incontro organizzato a Palazzo San Giorgio per il “Giorno del Ricordo”

“Avremmo fatto volentieri a meno della falsa e offensiva celebrazione del “Giorno del Ricordo” andata in scena giovedì pomeriggio a Palazzo San Giorgio per iniziativa di un’amministrazione comunale che non perde mai occasione per dimostrare tutta la sua inadeguatezza. Ci saremmo aspettati di veder argomentare organizzatori e ospiti sull’eccidio delle “foibe” posto in essere dai partigiani titini e sul dramma vissuto da migliaia di esuli italiani. E invece per l’intera durata dell’incontro (un’ora e quaranta) si è cercato solo di “giustificare” l’atrocità di quell’evento e di evidenziare in tutte le salse che l’eccidio delle foibe non è minimamente paragonabile all’orrore della Shoah. E’ quanto scrive Reggio Futura in un lungo e duro comunicato, a firma del suo Presidente Italo Palmara, in cui contesta il contenuto dell’incontro tenutosi ieri a Palazzo San Giorgio sul “Giorno del Ricordo”.

“Ma l’apice del cattivo gusto – va più nel dettaglio la nota – si è raggiunto con l’intervento assolutamente inopportuno del Prof. Sandro Vitale (membro del Comitato Promotore di venticinqueaprile AMPA e già Presidente del Comitato Provinciale ANPI di Reggio Calabria). Nel suo intervento il Professore ha avuto un atteggiamento palesemente “giustificazionista” nei confronti dell’argomento, arrivando addirittura a sostenere che la vicenda è raffrontabile a quanto successo nei “Promessi Sposi” quando Renzo medita di uccidere Don Rodrigo perché ha saputo che questi nutre cattivi propositi nei suoi confronti. Il richiamo che il Vitale fa al Manzoni è volto a sostenere che “chi commette violenza non è responsabile solo della violenza che commette ma anche della violenza che induce altri a commettere”. In parole povere il Professore, col suo offensivo parallelismo (posto che paragona i partigiani titini a Renzo e gli Italiani a Don Rodrigo), dice chiaramente che di tutta la violenza perpetrata dai partigiani jugoslavi nella tragedia delle foibe è responsabile l’Italia stessa. E la cosa ancor più grave è che il Professore si fa vanto di aver inculcato questa ‘bizzarra’ teoria nel corso degli anni anche ai suoi alunni. Peraltro una simile vomitevole tesi è ancor più ripugnante perché sostenuta proprio nel “giorno del ricordo”. Ma questo non ci stupisce più di tanto, posto che il Vitale non è nuovo a certe provocazioni di pessimo gusto: il professore è infatti tristemente noto per essersi lo scorso anno opposto all’intitolazione della Cittadella della Regione alla Presidente Jole Santelli all’indomani della sua morte. Fortunatamente in quella occasione nessuno lo degnò della minima considerazione, tant’è che oggi la Cittadella porta il nome della sfortunata Presidente prematuramente scomparsa”.

“Ma torniamo – continua il movimento – a quanto successo giovedì a Palazzo San Giorgio: l’incontro sarebbe dovuta essere un’occasione per rendere omaggio agli infoibati e agli esuli. A causa di qualcuno si è trasformato invece in una ‘ghiotta’ occasione per infangare la memoria degli stessi. Se ne faccia una ragione il Professore: non esistono eccidi di serie A ed eccidi di serie B, lo ha ribadito anche ieri il Ministero dell’Istruzione con una circolare indirizzata alle scuole in cui a proposito della tragedia delle foibe ha messo nero su bianco che “la ‘categoria’ umana che si voleva piegare e culturalmente nullificare era quella italiana” così come “poco tempo prima era accaduto, su scala europea, alla ‘categoria’ degli ebrei”. Nessun distinguo dunque tra le due tragedie, come è giusto che sia. Qualcuno dovrebbe spiegare al Prof. Vitale che un’atrocità, a prescindere da quali che siano le ragioni sottostanti e le bandiere degli aggressori, resta sempre un’atrocità e dunque non può e non deve mai essere giustificata”.

Poi la richiesta: “Reggio Futura chiede formalmente che il Sindaco f.f. della Città Metropolitana, Carmelo Versace e il Sindaco f.f. della Città di Reggio Calabria, Paolo Brunetti (nell’incontro seduti al tavolo assieme al Prof. Sandro Vitale) prendano le distanze, seppur tardivamente, da quando detto dal Vitale e chiedano scusa per l’accaduto alla cittadinanza e, soprattutto, ai parenti di tutte le vittime di questo eccidio”.

Dello stesso avviso sull’argomento è anche l’ex Sindaco di Reggio Calabria Demetrio Arena, che in un post su Facebook ha scritto: “La Giornata del Ricordo” dell’eccidio delle foibe mi fa tornare in mente il pensiero del poeta Berthold Brecht “Chi non conosce la verità è uno sciocco, ma chi, conoscendola, la chiama bugia, è un delinquente”. Poi c’è il MISTIFICATORE ovvero colui che manipola ed altere la realtà dei fatti al fine di farne suscitare un’interpretazione errata. Infine c’è l’INDOTTRINATORE, colui che sfruttando il proprio ruolo si prodiga a far assimilare, con opera d’insegnamento e di persuasione insistente e metodica, i principi di una dottrina politica. Fate voi…”. Di seguito il passaggio video di quell’intervento.

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