Flavio Briatore “accende” Via Veneto: apre Crazy pizza, “tra personale danzante e focaccia al Pata negra”

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Tra un boccone e l’altro il dj regola la musica per accompagnare il giovane pizzaiolo “in una danza degna di un derviscio siriano, mentre cammina tra i tavoli facendo girare vorticosamente e lanciando in alto il disco di pizza che sale e scende diventando sempre più largo”

Nel buio di Via Veneto, resa oscura dal periodo di crisi finanziaria che ha investito l’Italia, Roma ritrova la luce con la nuova apertura di Crazy pizza di Flavio Briatore. Sul marciapiede della nota strada adesso “spicca un ingresso colorato da enormi festoni di fiori di plastica, dove uno spilungone di nero vestito filtra gli ospiti, prima di affidarli alle giovani ragazze eleganti e cortesi incaricate di scortarti al tavolo. Luci basse e musica lounge a scaldare le due sale punteggiate dalle foto in bianco e nero selezionate dal padrone di casa (tra le star non può mancare Berlusconi) a rimarcare la forza del brand che porta la sua inconfondibile firma. Un bancone trasparente per le insalate, alle quali è dedicata metà del menu”, è quanto riporta La Repubblica.

Ma il piatto forte, come si può immaginare dal nome del locale, è la pizza. Preparata solo farina Manitoba e nessun lievito, garantiscono i professionisti che lavorano. Il modello è quello di un cerchio di pasta bassa, cotto per 4/5 minuti in uno dei due grandi forni elettrici, a fare da base a topping di qualità. Si parte dai 13 euro di una pizza al pomodoro, fino ad arrivare a quella con salmone da 22 euro. E per chi vuole spendere di più, non manca il Pata negra, il cui costo è di 60 euro. “La verità è che qui non si viene tanto per godere un’avventura gastronomica – anche se la focaccia rispetta standard di costanza e qualità – quanto per la curiosità di passare una serata nell’ambasciata voluta da Briatore nel centro della Capitale. Qualche purista potrà discettare sulla callosità della mozzarella di bufala, ma il San Daniele che assaggio è eccellente, come la selezione di vini proposta al Crazy Vino (Coravin): da un calice di Vintage Tunina ad uno di Ornellaia, dai 15 agli 80 euro”, spiega Guido Barendson su La Repubblica.

E le sorprese non finiscono qui. Tra un boccone e l’altro, il dj regola la musica per accompagnare il giovane pizzaiolo “in una danza degna di un derviscio siriano, mentre cammina tra i tavoli facendo girare vorticosamente e lanciando in alto il disco di pizza che sale e scende diventando sempre più largo”. Altro che Crazy pizza, si direbbe a giudicare dagli applausi dei commensali. Fuori, un pezzo di vecchia Roma ricorda che del passato non tutto è scomparso. Insomma, l’importante è adattarsi al momento di difficoltà con idee innovative, Flavio Briatore potrebbe esserci riuscito, rilanciando anche il turismo in una parte della Capitale in grande sofferenza, ma che rappresenta un simbolo in quanto “birthplace” (luogo di nascita) de “La Dolce Vita” di Federico Fellini.

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