Sanremo 2022, chi è Giovanni Truppi? Da “Hai messo incinta una scema” all’omaggio alla figlia Lucia nel brano in gara

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Giovanni Truppi presente a Sanremo 2022: il cantautore napoletano porterà sul palco dell’Ariston “Tuo padre, mia madre, Lucia”

Una lunga carriera che lo ha portato fino al palco prestigioso del Teatro Ariston di Sanremo 2022. Un traguardo importante per Giovanni Truppi che debutterà questa sera al Festival con “Tuo padre, mia madre, Lucia”. Cantautore 40enne, nato a Napoli il 21 febbraio 1980, Giovanni Truppi si appassiona alla musica fin da bambino: a 7 anni inizia a suonare il pianoforte, poi impara a suonare la chitarra elettrica da autodidatta. Dopo gli inizi con il gruppo Le Baccanti nella scena musicale napoletana, si trasferisce a Roma per studiare jazz e canto, diventando anche insegnante. A 30 anni il debutto come cantautore, nel 2010. Nei testi spaccati di vita quotidiana, descritti in maniera asciutta e impattante, senza ricamarci troppo con le parole, ma senza mai lasciare nulla al caso. Fra le sue canzoni più apprezzate “Hai messo incinta una scema”, “Il mondo è come te lo metti in testa”, “Come una cacca secca”, “Conoscersi in una situazione di difficoltà”. Ha collaborato con artisti del calibro di Calcutta, Brunori Sas, La Rappresentante di Lista (in gara a Sanremo), Niccolò Fabi e molti altri. Si presenta a Sanremo con 5 album all’attivo e diversi tour nazionali. Nel brano, la Lucia a cui si fa riferimento è la figlia.

Il testo della canzone “Tuo padre, mia madre, Lucia”

Quando ti ho incontrata per la prima volta
Ad una cena di sconosciuti in un bar di Torino
Senza pensarci, d’istinto, ti ho guardato la mano
Per vedere se fossi sposata.
Brillano le teste e scintillano le stelle
Corrono corrono corrono, gli occhi si chiudono gli attimi cadono
Dimmi se sei triste, dove andiamo, che ci faccio qui.
…O siamo sempre stati qui?
E quando le cose tra di noi non vanno lisce e sono malinconico o preoccupato
Ripenso a quel momento e mi fido di lui,
E anche se a volte litighiamo solo per la paura di metterci a letto lo so che per quello che vogliamo fare noi un per cento
È amore e tutto il resto è stringere i denti.
E se domani tuo padre, mia madre o Lucia
Ascolteranno queste parole
Si chiederanno, come mi chiedo anch’io, se questo è un amore
Risponderò come rispondo anche a me
Che
Amarti è credere che
Che quello che sarò sarà con te.
E adesso che conosco anche la tua amarezza
E il buio senza parole in cui sei nuda di rabbia Io ti volevo dire che la mia anima ti vuole
Ed il mio cuore pure
E che le mie fantasie si scaldano al pensiero del tuo fiato.
Brillano le teste e scintillano le stelle
Toccami la faccia e non farmi fare niente
Stringimi più forte e fammi dire un’altra volta sì.
E se domani tuo padre, mia madre o Lucia
Ascolteranno queste parole
Si chiederanno, come mi chiedo anch’io, se questo è un amore
Risponderò come rispondo anche a me
Che
Amarti è credere che
Che quello che sarò sarà con te.
Amore mio, per vivere facciamo mille cose stupide
Lo sai, per sopravvivere, semplifichiamo il più possibile.
Ma cosa c’è di semplice?
Amore mio
Che ridere.
E se domani tuo padre, mia madre o Lucia
Ascolteranno queste parole
Si chiederanno, come mi chiedo anch’io, se questo è un amore
Risponderò come rispondo anche a me
Che
Amarti è credere che
Che quello che sarò sarà con te.
Sto camminando verso di te
Ti vedo all’incrocio, mi fermo a guardarti
E aspetto l’attimo in cui
Ti girerai e mi sorriderai vedendomi arrivare.

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