Sanremo, il leader no Green Pass: “delusi dalla gag di Fiorello sui vaccini, ridicolizza chi ha fatto una libera scelta”

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Fabrizio Nusca del Comitato Libera Scelta parla di atteggiamento che favorisce la discriminazione

La premessa è doverosa: “non guardo Sanremo”, ma “ieri sera sono stati ridicoli”. Non usa giri di parole Fabrizio Nusca, promotore di Libera Scelta, il comitato che organizza manifestazioni contro l’obbligo del Green Pass, commentando la sceneggiata ironica di Fiorello alla 72esima edizione di Sanremo che ha sbeffeggiato i complottisti in prima serata. “Dovrebbero affrontare la cosa molto più seriamente, dando l’esempio – dice Nusca all’Adnkronos – certe scelte sono libere e ponderate e devono essere accettate e rispettate. Invece loro stanno facendo l’opposto, stanno gettando benzina sul fuoco”. Secondo Nusca “non è accettabile” una gag del genere.

“Chi ha liberamente scelto di non fare il vaccino lo ha fatto consapevolmente e nel rispetto della Costituzione – afferma – . Sentendosi ridicolizzato secondo me potrebbe anche offendersi, è un atteggiamento che non giova alla serenità del Paese”. Per Nusca fanno bene le persone che boicottano Sanremo “perché così non è di tutti – evidenzia – . Sanremo sta discriminando, ci ritroviamo a dover affrontare il tema della discriminazione, così come è già avvenuto nella storia. E’ pericoloso e triste, perché si continua a riderci sopra. Ed è anche un’offesa per chi ha vissuto situazioni drammatiche perché discriminato. Tutto ciò mi mette molta tristezza”.

Nusca fino a 20 giorni fa era ricoverato in terapia intensiva per via del Covid, ma ora ha recuperato e sta bene. “Io sono l’esempio del fatto che dal Covid si guarisce senza aver fatto alcuna vaccinazione – rimarca – così come mia moglie, che ha avuto solo una sindrome influenzale. Dobbiamo convivere con questa situazione. C’è chi nella paura si fa il vaccino ed è libero di farlo senza essere discriminato, e lo stesso dovrebbe essere per chi decide di non farlo”. Se potesse parlare con Fiorello “gli direi che per quanto possa essere un comico, per far ridere dovrebbe puntare su altri argomenti – dice Nusca – . Otterrebbe lo stesso risultato evitando di ridicolizzare chi sceglie liberamente di non vaccinarsi”.

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