Scuola, da lunedì nuove regole per la quarantena: studenti vaccinati e non vaccinati, ecco le differenze

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Le norme del nuovo decreto legge cambiano e sono suddivise per scuola dell’infanzia, primaria e secondaria

Da lunedì cambieranno le regole per quarantena degli studenti e didattica a distanza. Le nuove indicazioni sono state decise dalla cabina di regia riunita a palazzo Chigi, prima del consiglio dei ministri, e poi ufficializzate tramite un comunicato ufficiale. Il nuovo decreto legge prevede lo stop alla Dad per gli alunni vaccinati e guariti. Ecco tutte le nuove norme.

COSA CAMBIA PER L’INFANZIA – Per la scuola dell’infanzia, da 0 a 6 anni, è prevista la sospensione della presenza per tutti al quinto caso di positività. La didattica a distanza può essere disposta per cinque giorni.

COSA CAMBIA PER LA PRIMARIA – Nella scuola primaria, da 6 a 12 anni, la dad sarà prevista solo per i non vaccinati e a partire dal quinto caso di positività in poi. Al primo caso di positività, invece, scatta solo l’obbligo di autosorveglianza: “a) fino a quattro casi di positività, si continuano a seguire le attività didattiche in presenza con l’utilizzo di mascherina FFP2 da parte di docenti e alunni con più di 6 anni di età e fino al decimo giorno successivo alla conoscenza dell’ultimo caso accertato positivo al COVID-19. Inoltre, è obbligatorio effettuare un test antigenico rapido o autosomministrato o molecolare alla prima comparsa dei sintomi e, se ancora sintomatici, al quinto giorno successivo alla data dell’ultimo contatto; b) dal quinto caso coloro che hanno concluso il ciclo vaccinale da meno di 120 giorni o che sono guariti da meno di 120 giorni o che hanno effettuato la dose di richiamo, l’attività didattica prosegue in presenza con l’utilizzo di mascherine FFP2 da parte di docenti e alunni con più di 6 anni di età per dieci giorni; per tutti gli altri le attività proseguono in didattica digitale integrata per 5 giorni”.

COSA CAMBIA PER LA SECONDARIA – Anche nella scuola secondaria, sia di primo che di secondo grado si passerà alla didattica a distanza solo per gli studenti non vaccinati. Le nuove regole prevedono che dal secondo caso in poi i vaccinati con terza dose e i guariti restino in classe mentre per i non vaccinati si sospenda la didattica in presenza per cinque giorni: “a) con un caso di positività tra gli alunni, l’attività prosegue per tutti in presenza con l’utilizzo della mascherina di tipo FFP2 da parte di alunni e docenti; b) con due o più casi di positività tra gli alunni, coloro che hanno concluso il ciclo vaccinale da meno di 120 giorni o che sono guariti da meno di 120 giorni o che hanno effettuato la dose di richiamo, l’attività didattica prosegue in presenza con l’utilizzo di mascherine FFP2 per dieci giorni; per tutti gli altri le attività scolastiche proseguono in didattica digitale integrata per 5 giorni”.

Il chiarimento poi è arrivato anche da parte del ministro dell’Istruzione, Patrizio Bianchi, durante la conferenza stampa sui provvedimenti per la frequenza scolastica e il green pass: “per gli studenti piccoli abbiamo ragionato molto, c’è stata una lunga riflessione. Non c’è nessuna attitudine a discriminare tra bambini vaccinati e no, c’è però una chiara indicazione e un riconoscimento nei confronti delle famiglie che già hanno fatto questa scelta. E c’è la necessità di accelerare la disponibilità di vaccini. Nel concetto di vaccinati ci sono poi anche i guariti, che sono immunizzati. Una percentuale cresciuta molto negli ultimi giorni”. Bianchi ha sottolineato che si tratta di un “segnale importante. C’è stato un dibattito importante, nel massimo rispetto di tutti – ha aggiunto – . Ma stiamo riportando il Paese verso una nuova normalità, che pone i nostri bambini al centro”.

Le reazioni della politica

“Fratelli d’Italia ribadisce la sua posizione contro la discriminazione tra alunni vaccinati e non vaccinati che aveva già prontamente esplicitato in occasione del varo del precedente provvedimento sulla scuola da parte del Governo. Le nuove misure sono state attuate dopo le reiterate richieste di famiglie e dirigenti scolastici vessati dalla burocrazia e dalla contraddittorietà delle disposizioni. Modifiche necessarie anche se resta ancora la grave discriminazione tra alunni vaccinati e non vaccinati. Auspichiamo che la DAD, come avvenuto in altre nazioni europee, non venga più solo limitata ma finalmente abolita in ossequio al fondamentale diritto all’istruzione”. Lo dichiarano i parlamentari di Fratelli d’Italia, Paola Frassinetti ed Ella Bucalo, responsabili del dipartimento istruzione e scuola.

“Nessuna distinzione nella scuola primaria tra vaccinati e non, ma solo tra positivi e negativi, per evitare discriminazione tra bambini e famiglie”. Questa la proposta avanzata al governo dal presidente lombardo Attilio Fontana, durante la Stato-Regioni di questo pomeriggio. “Una proposta – spiega Fontana – che parte dalla considerazione che in questa fascia d’età la percentuale dei vaccinati è ancora bassa”. E anche “dalla constatazione dell’attuale miglioramento della situazione epidemiologica, come dimostrano gli ultimi dati”, conclude.

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