Sicilia, Fratelli d’Italia chiede l’istituzione di una quota pari almeno al 30 per cento dei posti a concorso destinata agli operatori sanitari reclutati durante l’emergenza Covid-19 fino al 2024
Istituzione di una quota pari almeno al 30 per cento dei posti a concorso destinata agli operatori sanitari reclutati durante l’emergenza Covid-19 fino al 2024. E’ il contenuto di un disegno di legge presentato dal gruppo di Fratelli d’Italia all’Ars ad agosto 2021 per tutelare, attraverso una riserva, una parte di operatori impegnata nell’emergenza pandemica.
“Il 31 marzo potrebbe finire lo stato d’emergenza e l’impegno profuso da questi operatori durante l’emergenza pandemica – spiegano Elvira Amata, Gaetano Galvagno, primo firmatario del ddl, e Rossana Cannata – merita un riconoscimento concreto in termini di stabilizzazione. Pertanto, con il disegno di legge che abbiamo proposto, per primi in Italia, si intende riservare una quota pari al 30 per cento dei posti a concorso nei limiti previsti dalle assunzioni che riguardano la dotazione organica dal 2021 e fino al 2024. L’obiettivo è quello di valorizzare e non disperdere il bagaglio di esperienze e competenze maturate nell’ambito del servizio prestato dal personale reclutato e al contempo fare ripartire i concorsi per tutti coloro i quali non hanno potuto partecipare al click day di gennaio”, concludono i deputati di Fratelli d’Italia.
Con un avviso pubblico del 31 dicembre 2020, l’assessorato regionale alla sanità aveva reperito diversi profili professionali, tecnici e amministrativi con contratto di lavoro libero professionale o di collaborazione coordinata e continuativa nell’ambito dell’emergenza Covid-19 da destinare alle aziende del servizio sanitario regionale e all’Istituto Zooprofilattico Sperimentale della Sicilia. Tra questi, addetti al monitoraggio, Usca, Contact tracing, e altre figure.