Sofferenze amaranto: dopo Ternana-Reggina 2-0, il diluvio

StrettoWeb

 

di Pensieri Amaranto – In tanti si sono scatenati! Ne abbiamo sentite di tutti i “colori”: Aglietti e Toscano esonerati con troppa fretta. Con Stellone la musica non è cambiata. Sono otto le sconfitte nelle ultime nove giornate. A Terni l’approccio è stato ancora una volta sbagliato. I giocatori non si reggevano in piedi, senza un minimo di determinazione. Non c’è stata partita. Non abbiamo fatto un tiro in porta. Stellone deve lavorare molto sulla testa dei giocatori. La difesa in confusione. Il centrocampo un fantasma, Montalto non pervenuto. Bellomo, kamikaze, si fa espellere. Gol latitante da oltre 300 minuti. Umore infernale, atmosfera surreale, classifica preoccupante, rendimento catastrofico, spogliatoio sotto pressione dalle polemiche, voci di una società traballante. Insomma abbiamo ascoltato di tutto e il contrario di tutto. Certamente le sconfitte continue che acuiscono ed inaspriscono gli animi, il morale sotto i tacchi, il pensiero di una possibile retrocessione (speriamo mai) si fanno sentire in modo pesante. La sfiducia si impadronisce della mente dei dirigenti e li porta ad azioni e pensieri poco ortodossi. A Terni pare che due alti dirigenti amaranto, a fine gara, hanno avuto dei contrasti che hanno rasentato la rissa davanti agli uomini della Procura Federale ed ai dirigenti Ternani. (Vox Populi)?

La poca lucidità offusca le decisioni da prendere e, quindi, diventa difficile uscire dal tunnel. Qualche mezzo di informazione (più informato degli altri?) sostiene che il 16 Febbraio 2022 la società debba fare fronte a scadenze pari a 4 milioni di euro tra stipendi di calciatori, staff tecnici e pesanti adempimenti fiscali. Gli acquisti di gennaio, a prima vista, sembra che non siano molto confacenti alle necessità della squadra. La squadra di Stellone sembra un malato grave, tant’è che si è deciso di andare in ritiro per trovare la “medicina” che possa curare il malessere. L’illusione dei playoff o, addirittura, della Serie A squagliata come neve al sole. Certamente il momento è molto critico è difficile da accettare e “digerire”. La Reggina, conscia di questa involuzione ha sentito il dovere di inviare un comunicato che stigmatizza il momento tragico che sportivamente e finanziariamente sta vivendo: “sappiamo che le parole a volte servono a poco, e di sicuro servono a poco in un periodo come questo. Tutti noi, dal primo all’ultimo, siamo consapevoli di aver dilapidato quanto si era riuscito a creare in un inizio di stagione entusiasmante. Tutti noi, dal primo all’ultimo, siamo consapevoli che bisogna lavorare a testa bassa, facendo parlare solo ed esclusivamente i risultati. Esprimere il nostro dispiacere verso una tifoseria che continua a rappresentare il vanto di questi colori, è perfino superfluo, risulterebbe quasi stucchevole. Impegno, sacrificio, sudore e senso di responsabilità è l’unica strada da seguire, per tornare a riconquistare il popolo amaranto ed uscire da una situazione che, soltanto due mesi fa, nessuno si sarebbe immaginato di dover vivere.
Abbiamo bisogno di voi, adesso come non mai. Per far si che, a partire da sabato, inizi un nuovo campionato. Abbiamo bisogno di voi, che ci siete sempre stati è sempre ci sarete. Abbiamo bisogno di voi, che avete fatto la differenza sia nelle vittorie che nelle sconfitte. Per tale motivo in occasione della sfida casalinga contro il Crotone, in programma sabato 12 febbraio alle 16.15, il club ha deciso di fissare prezzi quanto mai popolari, per tutti i tifosi che si recheranno al Granillo”.

Il messaggio non “fa una grinza”, è apprezzabile e corretto. Certo il duro confronto tra Iriti e Taibi negli spogliatoi Ternani non depongono bene alla centenaria Storia della Reggina, né tantomeno, si fa una bella figura a livello nazionale con le Leghe e con la FIGC. Non siamo a conoscenza di eventuali smentite, né di eventuali incontri chiarificatori. Il Presidente Gallo, quando ha iniziato l’avventura Reggina, tutto si poteva aspettare meno che si potesse trovare in queste condizioni che stavano mortificando i suoi progetti ed i suoi “sogni di gloria”; tant’è che, dopo aver chiesto spiegazioni a D.G., al D.S. ed al G.M., sentiti i calciatori i calciatori ed il tecnico, ha deciso di mandare tutti in ritiro, per trovare insieme la migliore soluzione per uscire, al più presto, da questo brutto “impasse”. Così, il Mister, rimuginando idee su idee, oltre a “strigliare” le menti dei calciatori ha deciso di affidarsi, per la partita con il Crotone all’estro e alla fantasia di Menez, calciatore eclettico che in qualunque situazione può fare la differenza, rinverdendo i fasti del suo passato romanista e milanista. Pertanto, il Mister Stellone ha inculcato ai suoi uomini che la partita con il Crotone doveva essere il “Derby della svolta per la Reggina”. Continua dichiarando che “cambierà continuamente giocatori, modulo tattico per vedere all’opera tutti i calciatori, tenendoli “sulla corda”, coinvolgendoli in questo processo di rivisitazione finché non troverà gli uomini giusti per risalire la china”. Certamente questo derby si giocherà sapendo che c’è in palio una fetta abbondante di salvezza per le due inattese protagoniste in negativo del campionato. I tifosi, soprattutto quelli più “sfegatati” non hanno digerito tutto questo “bailamme” ed hanno voluto ed ottenuto un incontro con i calciatori ricevendo garanzie di impegno, volontà di risollevarsi, di onorare la maglia come da pressante richiesta.

SOFFERENZE AMARANTO (seconda parte)

Entriamo allo stadio alle 15,45 e l’occhio ci va subito sulla Curva Sud dove è esposto uno striscione significativo: “RISPETTO PER LA MAGLIA”. A bordo campo il top della Reggina: Direttore Generale, Segretario Generale, General Manager, Team Manager, Massaggiatore. Probabilmente stavano” preparando la strategia” per la Vittoria. Inizia il riscaldamento e, con piacere, vediamo il Dott. Favasuli abbracciato con Menez: ottimo esempio di empatia e collaborazione. Intanto arriva il “Cuore” della Curva Sud che subito inizia a tambureggiare facendosi sentire ed esponendo uno striscione: “della tua Storia te ne vanti ma la realtà è che siete insignificanti” al grido di: zingaro, zingaro.(A nostro parere sarebbe stato più bello uno striscione di benvenuto agli amici di Crotone). Siamo tutti Calabresi, tutti con lo stesso destino, quello di lottare per sopravvivere in quasi tutti i Campi della Vita. UNITI SI VINCE!

Finito il riscaldamento, notiamo che sempre il Dott. Favasuli scende negli spogliatoi abbracciato con il Mister Stellone. Segno di un buon feeling. Inizia la partita, notiamo che in panchina ci sono oltre 20 persone all’impiedi, oltre ad una panchina di altre 6 che salutano le due squadre. Praticamente in campo sono state schierate 3 squadre! La Reggina viene accolta dalla Curva Sud con i fumogeni, mentre gli altri settori applaudono, facendosi il “segno della croce”. Il Presidente Gallo, colpito da un grave lutto (è venuta a mancare la mamma), seduto al suo solito posto, apprezza il “minuto di raccoglimento” riservato dai tifosi alla Sua congiunta. Molta sentita la presenza del Presidente, al quale, unendoci al suo dolore, porgiamo le nostre più sentite condoglianze.

Il Mister Stellone, occupando la sua area tecnica, ci sembra pensoso e preoccupato. Lo speaker inizia le sue solite comunicazioni invitando ad usare la mascherina obbligatoria per tutti. In tanti, “presi dalla partita”, non ascoltano! Diamo una “occhiata” a tutti i settori ed, in modo approssimativo, abbiamo “contato” circa 2000 tifosi in Curva Sud, 400/500 in gradinata, un centinaio in curva nord, 3000 circa in tribuna. Alla fine abbiamo appreso che c’erano 5882 spettatori. Chissà quanti di loro in tribuna hanno pagato il biglietto! Dopo 15 minuti dall’inizio un tifoso accanto a noi esclama: “se mi restituiscono mezzo biglietto me ne vado”. Ciò vuol dire che non si è visto le partite precedenti! Un altro tifoso ci confida: “quando ci sono le risorse non ci sono le idee, quando ci sono le idee non ci sono le risorse. Chissà cosa voleva dire! Forse faceva riferimento a qualche “dirigente” del passato che pensava di fare “le nozze con i fichi secchi”, mentre altri hanno dato tutto sé stessi per la società.

Mentre la Curva Sud continuava, incessantemente, ad incitare la squadra con le bandiere al vento, i tifosi, affidandosi a San Menez, schierato, dopo tanto tempo da titolare, la Reggina “racimola” qualche calcio d’angolo, diventata merce rara negli ultimi tempi. I primi 20 minuti trascorrono con ZERO tiri da parte della Reggina. Al 21’succede l’incredibile. Golemic, difensore del Crotone, da solo a centrocampo, perde palla. Mentre il portiere, SARO, in quel momento “si è trasformato in attaccante” (era abbondantemente a centrocampo), Montalto si inventa una “magia” con un tiro “della domenica” (anzi del “Campionato”) e da centrocampo fa partire una “parabola” che “lemme, lemme” accarezza la rete della porta del Crotone. GOL STREPITOSO CHE RIMARRÀ NEGLI ANNALI DELLA STORIA!REGGINA IN VANTAGGIO! La Curva Sud festeggia insieme a tutto lo stadio, gridando: I più forti siamo noi ma chi c….o siete voi…..FORZA CALABRIA! Al 25′ Menez a terra il Crotone continua a giocare. Folorusho e Modesto si scambiano i “complimenti” abbastanza alterati. Primi 30 minuti giocati dalle squadre in modo non eccezionale, anche se la Reggina è sembrata più reattiva rispetto al passato. Al 34′ errore di Folorusho che si ferma, Turati salva d’istinto respingendo il pallone sulla linea. Al 42′ grande occasione per il Crotone che lambisce il palo. Finisce un primo tempo equilibrato verso il basso con il Crotone che ha creato più occasioni mentre la Reggina ha realizzato la sua “magia”. Mentre lo speaker continua a “sgolarsi” per l’uso della mascherina il G.M. si siede in tribuna. Al 60′ da l’impressione di subire troppo il gioco del Crotone. Nel contempo esce Menez tra gli applausi ed entra Tuminello che subito, incita la Curva a sostenerli. La Curva risponde facendo sentire il suo tifo. Arriviamo al 64′ e Stellone continua, imperterrito, a stare fuori dall’area tecnica, mentre Kargbo viene colpito da una pallonata nei “gioielli”. Al 70′ non ricordiamo nemmeno una parata di SARO. Al minuto 84 Stellone trattiene il pallone con le mani: “l’arbitro non chiama il fallo”! Del Crotone non ci è piaciuto il gioco troppo laborioso, complicato, per arrivare in area reggina. Modesto si sgola ma i suoi non lo ascoltano. I giocatori rossoblu continuano a far girare la palla, tant’è che ad un certo punto alla palla è venuto “il mal di testa”. Il portiere crotonese continua a giocare da attaccante aggiunto. Non gli è bastata la lezione! Ahi, ahi, ahi, questi giovani allenatori ne sanno “una in più del diavolo”. Modesto, a nostro parere, è un buon professore con troppa teoria! Al calcio si vince segnando, non con “giro palla” fino al 95°.
All’88’ giochi d’artificio per la Reggina che, mentre Cortinovis entra per perdere tempo, probabilmente deve provvedere a pagare una multa di almeno 2.000 euro. Pazienza! La vittoria ha il suo prezzo!

La partita si avvia verso la fine è pur guardando spesso a bordo campo, non siamo riusciti a vedere il D.S. per tutto il tempo. Mah, chissà perché? Ci sarà qualche strascico dovuto al fine partita di Terni? La partita finisce con una vittoria importante, ma…..poco convincente; la Curva festeggia con i cori “Serie D, Serie D” e con “chi non salta è un crotonese”. Ma perché dalle nostre parti non si può chiudere una partita con gli applausi agli ospiti ed a tutti i calciatori in campo? Perché non ci proviamo la prossima volta? Mentre Mister Modesto che, purtroppo, con la sconfitta di oggi aggrava la situazione del Crotone, al quale auguriamo una pronta ripresa in campionato, si lamenta con l’arbitro. Facciamo fatica a capire il perché. Al contrario i giocatori della Reggina festeggiano la vittoria andando a salutare la Curva Sud e pensando che hanno fatto il loro dovere e che è giusto che la società faccia il suo.
Chiudiamo questo nostro chilometrico comunicato con la speranza che la società, il tecnico ed i calciatori, si “rimbocchino le maniche” per ottenere sempre migliori risultati per far viaggiare la Reggina “in acque più tranquille” (playoff, perché no! Sognare non costa nulla!) ed evitare di leggere alcuni striscioni che abbiamo letto in Città e che per buona memoria di tutti citiamo: “LA REGGINA NON È UN GIOCATTOLO”.”NON GIOCATE CON LA NOSTRA PASSIONE” “DEL VOSTRO OPERATO LA NOSTRA CITTÀ MERITA CHIAREZZA”.

Ciò è dovuto alle troppe chiacchiere che trapelano in Città, che, fortunatamente, la Società ha smentito, su possibili problemi economici, sulle scadenze del 16 febbraio prossimo, giorno in cui bisognerà versare 4 milioni di euro tra stipendi, contributi ed altri sostanziosi adempimenti fiscali, ascritti anche ad annualità precedenti ma posticipati con interventi normativi nazionali”. E’ mai possibile? Trascriviamo quanto abbiamo letto. COMUNQUE VADA:”OGGI E SEMPRE FORZA REGGINA”

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