Stop mascherine all’aperto, esulta Coldiretti: “risparmio da 10 milioni al mese nel settore agricolo”

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Grazie all’eliminazione dell’obbligo di indossare le mascherine all’aperto, il settore agricolo risparmia 10 milioni al mese: lo annuncia Coldiretti

Da quest’oggi, venerdì 10 febbraio, decade l’obbligo di indossare le mascherine all’aperto in tutta Italia. Una misura che al settore agricolo è costata 10 milioni di euro al mese. Lo rende noto uno studio effettuato dalla Coldiretti. Una scadenza importante, sottolinea la Coldiretti, per circa un milione di lavoratori nelle campagne dove gran parte delle attività si svolge all’aria aperta con la possibilità di rispettare le distanze. Sui costi per la prevenzione pesa invece l’obbligo del tampone per i lavoratori extracomunitari vaccinati con Sputnik o altri vaccini non riconosciuti dall’Italia che sono stati recentemente autorizzati a venire in Italia con l’obbligo del test. Si tratta di un impegno rilevante in una situazione in cui, secondo la Coldiretti, quasi un lavoratore agricolo straniero su due proviene da paesi in cui è utilizzato il vaccino russo mentre in molti arrivano da Paesi in cui è diffuso quello cinese Sinovac.

In Italia un prodotto agricolo su quattro viene raccolto da stranieri con 358.000 lavoratori provenienti da 164 Paesi differenti che forniscono più del 29% del totale delle giornate di lavoro necessarie al settore, secondo il dossier di Idos al quale ha collaborato la Coldiretti. Secondo Coldiretti, le fattorie italiane sono fra i luoghi più sicuri rispetto al contagio in quanto sono situate in aree isolate e con ampi spazi all’aperto nei quali si può lavorare mantenendo la distanza. Riguardano l’agricoltura appena lo 0,3 per cento delle 191.046 denunce di infortunio da Covid-19 al lavoro registrate dall’Inail in Italia al 31 dicembre 2021, dall’inizio della pandemia.

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