Sospesi dal lavoro perché non vaccinati, il Tar del Lazio annulla il provvedimento per 23 militari: ora possono tornare in servizio

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Annullato il provvedimento di sospensione degli stipendi dei militari che hanno deciso di non sottoporsi all’obbligo vaccinale: lo ha deciso il Tar del Lazio dopo il ricorso dello studio legale Monte e di Italmil

Il giudice monocratico del Tar del Lazio della prima sezione ha annullato il provvedimento di sospensione degli stipendi dei militari che hanno deciso di non sottoporsi all’obbligo vaccinale, in vigore per le forze armate dal 15 dicembre. E’ quanto apprende l’Agenzia Dire in merito al ricorso dello scorso 8 febbraio, al tribunale amministrativo, da parte di 23 militari, tramite lo studio legale Monte e Itamil, l’organizzazione sindacale italiana dei militari. L’Avvocato Giulia Monte, che ha seguito il ricorso, aveva chiesto l’intervento del giudice monocratico per esprimersi nell’immediatezza sull’efficacia del provvedimento deciso dal Governo e con apposite circolari del ministero della Difesa. Tar che ha quindi sospeso la decisione. Niente più sospensione dello stipendio per i miliari coinvolti, che ora dovrebbe anche tornare ad essere ammessi in servizio. Il giudice, con questa pronuncia, ha poi rimandato ad una riunione collegiale il prossimo 16 marzo del 2022 per un’ulteriore pronunciamento nel merito.

Sull’annullamento si è espressa la stessa Italmil, con una nota: “Regalo di San Valentino del Tar Lazio prima Sezione bis – si legge – che accoglie le istanze dei ricorrenti iscritti a Italmil e difesi dall’avvocato Giulia Monte, per l’annullamento dei provvedimenti di sospensione dall’attività lavorativa che erano stati emanati dai rispettivi comandanti di corpo o datori di lavoro, in virtù della circolare dello Stato Maggiore Difesa che disciplinava quanto deciso dal governo con il Decreto Legge n. 172, successivamente convertito in legge con largo voto di maggioranza. A tal riguardo ricordiamo che Italmil aveva inviato ai gruppi parlamentari della Camera una scheda tecnico normativa per richiedere una revisione della norma così penalizzante nei confronti del personale militare. La richiesta è rimasta inascoltata ed è stata solo ripresa dall’Onorevole Deidda. La scheda elaborata in ambito Italmil, ha costituito la base di partenza per il ricorso presentato dallo studio legale Monte che ha ottenuto l’odierno primo accoglimento dal Tar del Lazio”. “Attendiamo fiduciosi – dicono fonti interne di Italmil – la trattazione della tematica in sede collegiale da parte del Tar che è stata fissata per il 16 marzo 2022. Lo studio legale notificherà il decreto del TAR Lazio al ministero della Difesa e agli enti dei ricorrenti per dare tempestiva esecuzione allo stesso”.

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