Guerra in Ucraina, Alemanno: “non raccontate che Putin è pazzo, anche gli occidentali si sono macchiati del sangue di innocenti”

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La soluzione per l’ex sindaco di Roma è sedersi al tavolo delle trattative e negoziare: “i Russi devono mettere un immediato cessate il fuoco, ma anche gli Ucraini devo offrire qualche passo indietro”

“Non basta cercare di frenare o demonizzare Putin. Va bene mettere le sanzioni alla Russia, sperando che colpiscano la loro economia più delle nostre. Ma non fingiamo di dimenticarci che il gas e le banche che lo finanziano continuano ad andare indisturbati. Va bene denunciare gli orrori dei bombardamenti e organizzare manifestazioni contro la guerra. Va bene tutto questo ma non creiamo alibi e illusioni in Ucraina e in tutto il mondo”. E’ quanto afferma in un post pubblicato sui social Gianni Alemanno. L’ex sindaco di Roma ripudia le azioni militari, ma non assegna tutte le colpe della guerra a Vladimir Putin.

“Non raccontate che Putin è un pazzo o un mostro – prosegue Alemanno – , perché fino ad ora ha dispiegato solo una minima parte del proprio potenziale bellico. E anche gli occidentali si sono macchiati del sangue di innocenti nei loro “bombardamenti intelligenti” in Medio Oriente e nei Balcani. Non raccontate che la Russia sta perdendo la guerra con le sue truppe che procedono lentamente sulle città ucraine, perché è solo una tattica per evitare una guerra ancora più feroce e distruttiva. Non raccontate che il Presidente russo è in crisi nella sua patria, perché non basta qualche centinaio di manifestanti e qualche oligarca che guadagna di meno per mettere in difficoltà il suo regime. Anche se tutti gli oligarchi si ribellassero e le manifestazioni fossero di massa, la forza di Putin si poggia su un mandato elettorale quasi plebiscitario e sulla fedeltà dei suoi generali”.

“Insomma, non fomentate Zelensky o chiunque altro dicendo che le ragioni sono solo da una parte. Perché non c’era nessun bisogno di chiedere l’inserimento dell’Ucraina nella NATO, che è un Alleanza militare, certo difensiva ma che comporta il proliferare delle basi americane e degli armamenti nucleari sul proprio territorio, così come accade in Italia. Mentre Svezia e Finlandia sono vissute sicure fino ad oggi anche senza entrare nell’Alleanza Atlantica. Scrivo tutto questo perché l’unica speranza di uscire da questo disastro è appoggiata su quel piccolo e malfermo tavolo di trattative che si è aperto tra Ucraina e Russia. Su quel tavolo i Russi devono mettere un immediato cessate il fuoco, ma anche gli Ucraini devo offrire qualche passo indietro, non solo la rabbia di un popolo aggredito. Ci vuole molto buon senso e l’impegno di tutti perché questa tragedia nel cuore dell’Europa finisca subito”, conclude Alemanno.

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