L’ambasciatore russo striglia l’Italia: “mandate armi ai civili ucraini per uccidere i cittadini russi”

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Sergey Razov, ambasciatore russo in Italia, critica la scelta del governo italiano di inviare armi agli ucraini e fa chiarezza sulla questione nucleare

“La cosa che ci preoccupa è che gli armamenti italiani saranno usati per uccidere cittadini russi. E voglio ricordare che la decisione è stata presa quando è iniziata la prima tappa delle trattative: i fucili vengono distribuiti non solo tra i militari, ma anche tra i cittadini e non si capisce come e quando saranno usati”. Lo afferma l’Ambasciatore della Federazione Russa in Italia, Sergey Razov, arrivato a piazzale Clodio per depositare un esposto per istigazione a delinquere e apologia di reato per alcuni articoli pubblicati dal quotidiano “La Stampa”.

Razov ha anche risposto, con una certa irritazione, alle polemiche legate all’aiuto che i russi hanno dato agli italiani allo scoppio dell’emergenza Covid:la missione è andata solo nei posti indicati dall’Italia, precisamente a Nembro, centro della pandemia in quel momento. Facevamo solo quello che veniva detto dai colleghi italiani. La missione russa è terminata quando l’Italia ha proposto di terminarla. Le autorità italiane hanno espresso gratitudine nel 2020 per quanto fatto. Al popolo italiano è stata tesa una mano di aiuto, ma se qualcuno la morde non è onorevole“.

In merito alla minaccia nucleare da Mosca, l’ambasciatore ha dichiarato: “nessuna minaccia sul nucleare da parte di Mosca, ma riflessioni di scenari possibili in caso di minacce per la sicurezza della Federazione Russa. Dovreste seguire entrambi i messaggi e non solo quelli della parte Ucraina. Ogni giorno leggo la stampa italiana e vedo ogni giorno alcune foto la provenienza della quale è molto dubbiosa“.

La maggioranza si spacca sul tema delle spese militari

L’aumento delle spese militari agita la maggioranza. “Non saremmo all’altezza della nostra Costituzione se invece di intervenire con investimenti urgenti sulle emergenze per aiutare imprese e famiglie in difficoltà, noi scegliessimo la strada di interventi massici in spese militari. Questa per noi è una scelta inaccettabile“, ha dichiarato Conte aggiungendo “se in questo momento noi scegliessimo investimenti massicci sulle spese militari, sarebbe, lo dico con forza, una scelta ignobile“.

Bisogna sapere che in questo momento – ha rimarcato la capogruppo dem alla Camera Serracchianiche non puoi permetterti di mettere in difficoltà un governo che sta affrontando dei passaggi delicatissimi, penso ad esempio al decreto energia, penso a tutte le riforme che abbiamo ancora in piedi, immagino che ci sarà responsabilità e consapevolezza del momento“. “Quella del Movimento 5 stelle è una posizione sconsiderata“, osserva il Pd Marcucci.Investiamo su energie rinnovabili e gestione dell’accoglienza, tutto il resto viene dopo“, rilancia il sottosegretario all’Interno Sibilia.

Draghi conferma l’intenzione di aumentare le spese militari fino al 2% del pil. “Sia il summit della Nato sia quello del G7 – ha affermato ieri il presidente del Consiglio – hanno mostrato un’unità straordinaria nel condannare l’aggressione all’Ucraina e nel mantenere le sanzioni e nel decidere di inasprirle se fosse necessario. Le sanzioni, nelle varie discussioni, sono state descritte come straordinariamente efficaci, l’economia russa è fortemente indebolita“.

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