Tra il 25 e il 27 marzo saranno aperti alle visite la Casa della cultura di Leonida Repaci e il Parco Archeologico di Taureana a Palmi grazie alle Giornate di Primavera del Fai presentate stamattina alla presenza di studiosi e istituzioni
Si svolgeranno il 25, il 26 e il 27 marzo le Giornate di primavera dei Fai nella Città Metropolitana di Reggio Calabria, che costituiranno un momento di scoperta ma anche di riflessione sul patrimonio calabrese e sulla sua valorizzazione.
Il “luogo del cuore” scelto per l’occasione sarà la Casa della cultura Leonida Repaci di Palmi: uno straordinario contenitore di cultura che ospita 5 musei, una biblioteca e un auditorium. Qui si svolgerà nel pomeriggio del 25 un incontro studio, e aprirà le sue porte nel pomeriggio del 26 e nella mattina di domenica 27. Ad aprire ai visitatori sarà anche il Parco archeologico di Taureana e la Chiesa di San Fantino, durante le ore pomeridiane del 27 marzo.
Ad aprire la conferenza stampa, oggi, a Palazzo Alvaro, è stato il capo delegazione Fai di Reggio Calabria Rocco Gangemi: «Queste giornate Fai di primavera ricadono in un anniversario importante, il trentesimo anno che il Fai opera con queste giornate di piazza in primavera e che hanno coinvolto oltre 11 milioni di persone, mentre i luoghi aperti sono stati oltre 14 mila. Abbiamo voluto festeggiare, – continua – anche se questa festa ricade in un momento molto critico della nostra storia con questa assurda guerra; ma il Fai ha scelto di prendere posizione e si è voluto schierare dalla parte dell’Ucraina oggi in tutta la sua comunicazione che veste i colori della bandiera del Paese, e più avanti nella fase della ricostruzione con un intervento da 100mila euro per il recupero del patrimonio culturale del Paese.»
Ha preso poi la parola Filippo Quartuccio, consigliere delegato Cultura della Città Metropolitana di Reggio spiegando che «diversi sono i beni culturali sui quali la Città Metropolitana esercita una potestà giuridica o amministrativa, ma l’elemento della valorizzazione era completamente assente fino a qualche tempo fa, e sarebbe stato opportuno se questo processo di valorizzazione fosse nato diversi anni prima del nostro impegno, perché nel tempo ci consegna la possibilità di dire “dove stiamo sbagliando? Cosa possiamo migliorare?”. Nel 2017- prosegue Quartuccio – siamo partiti con la convenzione del Parco dei Taureani di Palmi, e oggi è pronta la bozza di convenzione per l’Area sacra Griso-Laboccetta, dopo il restauro a cui è stata sottoposta, con l’associazione che si è aggiudicata il bando. Questo è il percorso che noi stiamo seguendo, ma i beni culturali devono essere concepiti come delle realtà che sono patrimonio di tutti e il Fai ci aiuta a veicolare quel messaggio che noi istituzioni talvolta non siamo capaci di veicolare, cioè di prenderci cura dei nostri beni. Se non lo facciamo noi arriverà il vandalo di turno che contribuirà a rovinarne la stabilità sempre di più.»
Interviene poi l’assessore alla Cultura del Comune di Palmi, Wladimiro Maisano che aggiunge: «Questa primavera del Fai ci permette di aprire i patrimoni culturali non solo agli addetti lavori e a chi si occupa di ambiti intellettuali, ma di arrivare a chi abitualmente non frequenta quei luoghi, arrivando negli interstizi della città e coinvolgendo i cittadini. Il Fai è un momento culturale importante quindi, sia sotto questo aspetto, sia per la bellezza che consente di valorizzare. Abbiamo sempre lavorato sulla valorizzazione; cito a tal proposito la convenzione, ma anche quello che sta accadendo in pinacoteca, dove abbiamo tirato fuori tutti quei quadri che erano abbandonati negli scantinati.»
Conclude l’intervento della dottoressa Maria Teresa Iannelli che introduce l’incontro studio di venerdì 25 marzo che aprirà le giornate di primavera e che affronterà il tema “La Casa della cultura Leonida Repaci proposte per lo sviluppo di una importante istituzione culturale”: «Questo incontro nasce per il lavoro che insieme all’amministrazione comunale di Palmi si è fatto con il Coordinamento dei musei della Calabria grazie alla volontà dei professionisti e dell’antropologo Gianfranco Molteni. Il fine era quello di creare una collaborazione tra musei e luoghi della cultura non statali ma privati. A questo gruppo di professionisti volontari si sono poi aggiunte le associazioni che operano sul campo della tutela e della valorizzazione, tra cui anche il Fai Calabria. L’obiettivo fondamentale era quello di creare una rete solidale tra regioni, comuni e luoghi della cultura, per supportare e aiutare soprattutto i piccoli musei, ad esempio, nel riordino delle collezioni, per la scientificità degli allestimenti e la loro messa in sicurezza, nonché per la formazione sul territorio. Una task force che aiutasse sostanzialmente e tecnicamente queste piccole realtà.»
«Tra i beni attenzionati dal Coordinamento musei Calabria – continua la dottoressa Iannelli – c’è stata proprio la Casa della cultura Leonida Repaci, e il gruppo di lavoro ha prodotto una serie di progetti e consigli che i Comune di Palmi ha recepito e questo lavoro, in occasione dell’incontro di studio, verrà posto all’attenzione della comunità.»