Come la propaganda russa spiega la guerra ai bambini: il cartone animato per riportare l’Ucraina sulla retta via [VIDEO]

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La propaganda russa spiega la guerra ai più piccoli attraverso un cartone animato: la storia dell’intervento di un bambino russo che ferma le violenze di un bambino ucraino portato sulla cattiva strada dall’Occidente

La Russia si sta adoperando in maniera importante affinchè all’interno dei propri confini la guerra non venga vista in maniera negativa dai cittadini. Difficile pensare ai lati positivi di una guerra, ma attraverso un forte lavoro di propaganda si possono smussare gli angoli più appuntiti del conflitto. A tal proposito, vietata la parola “guerra“, sostituita con “operazione speciale“. Così com’è stato vietato anche ogni riferimento a vittime fra i civili e agli attacchi su obiettivi non indentificati come strategici dal punto di vista militare. L’intervento della Russia è presentato come una missione di pace, mirata a denazificare e demilitarizzare l’Ucraina, portata sulla cattiva strada da Zelensky (definito da Putin neo-nazista e drogato) e dalle influenze dell’Occidente.

È da leggere in quest’ottica il cartone animato rivolto ai bambini delle scuole per spiegare il conflitto. Nel breve filmato è mostrata la storia di Vanja, bambino con la maglietta della Russia e Nikola, bambino con la maglia dell’Ucraina. I due erano molto amici e Vanja, più grande e più forte, proteggeva Nikola. Il bambino ucraino viene poi raffigurato con un bastone, intento a picchiare altri due bambini vestiti con i colori delle repubbliche filorusse del Donbass. Chiaro riferimento ai conflitti in atto dal 2014. Il tutto sotto l’influenza di due bulli vestiti con le maglie di USA e Germania. A questo punto, Vanja si sente in dovere di intervenire spezzando il bastone di Nikola, fermando le violenze sui due bambini del Donbass e rimproverandolo per il suo operato. Il racconto distorto e cartoonesco che giustifica il conflitto.

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