Catania, mister Baldini sbotta: “siamo al limite, quando prenderemo gli stipendi? Ho pensato di non tornare martedì…”

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L’allenatore del Catania Francesco Baldini ha parlato della complicata situazione societaria del club etneo che si ripercuote anche sulla squadra, tuttavia in grado – eroicamente – di battere il Monterosi

Situazione complicatissima e delicata a Catania. Qualche giorno fa è andata deserta la seconda asta per trovare nuovi acquirenti. Ora, o nuova proroga o fallimento, mentre Benedetto Mancini ha rassicurato circa un atto di trasferimento entro il 14 marzo. Nel frattempo, la squadra si è dimostrata eroica e resiliente battendo ieri il Monterosi. A fine gara però, in conferenza stampa, mister Francesco Baldini è sbottato: vittoria di oggi “ulteriore prova di quello che hanno dentro questi uomini, perché sono uomini. Negli spogliatoi ho detto loro che sono il mio orgoglio. È una giornata complicata, si fa fatica anche a stare qui a rispondere alle domande. Iniziamo a essere al limite, si trovano sempre maggiori difficoltà a preparare una partita. Tutte le volte, da quando io sono qui, il giorno prima della partita ci sono sentenze, un miliardo di problemi. Questi ragazzi, comunque, continuano ad andare avanti, se ne fregano di qualsiasi cosa. Questi uomini hanno dimostrato che i calciatori non pensano solo ai soldi. Però abbiamo bisogno che qualcuno ci spieghi le cose e ci spieghi quando prenderemo novembre e dicembre, perché non abbiamo preso tutto gennaio. E chi ci pagherà febbraio? Abbiamo bisogno dei campi per allenarci visto che a Torre del Grifo i campi sono abbandonati a loro stessi e si fa fatica anche a stoppare il pallone. Abbiamo bisogno di qualcuno che ci dia una mano sotto questo punto di vista, altrimenti ci dicano basta perché non è assolutamente facile”.

Fosse per il tecnico la comprerebbe lui, la società: Vorrei comprarla io ma non ho i soldi per farlo. Ho una rabbia e una delusione dentro incredibile. Questa sera ho l’aereo e vado da mio figlio: per la prima volta ho pensato di dare un segnale forte e di non ritornare martedì. Però non ce la faccio ad abbandonare questi ragazzi. È possibile che io ieri sera non abbia ricevuto una telefonata di qualcuno che mi spiegasse le cose? È possibile che i ragazzi non abbiano avuto una persona lì che spiegasse loro le cose? Chi deve spiegare qualcosa? Non lo so, però inizia a essere complicato. Questi ragazzi hanno delle famiglie”.

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