Relazione preside-studente, ora spuntano le chat: “un errore chiamarti toy boy. Hai un’altra? Immaginavo…”

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Spuntano nuovi dettagli della relazione tra la preside del Liceo Montale di Roma, Sabrina Quaresima, e lo studente 19enne

Emergono nuovi dettagli dalla storia tra la preside del Liceo Montale di Roma, Sabrina Quaresima, e lo studente 19enne. I due, qualche mese fa, avrebbero avuto una relazione – secondo quanto riportato da Repubblica Roma – con tanto di rapporto sessuale (confessato da lui) in automobile. Lui aveva deciso di troncare, dopo circa un mese, trovandosi però “braccato” dalla donna, a detta sua. Lei, invece, ha negato tutto: “Sono sconvolta – le sue parole – pensavo che una sciocchezza del genere morisse così com’era nata, e invece è stata ingigantita oltre misura: è evidente che mi hanno voluto fare del male. Sono una felicemente sposata con un uomo meraviglioso, ma sono una donna di bell’aspetto, abbastanza giovane, sono del ’72, e curata: e purtroppo capisco che qualcuno possa pensar male. Ma sono serissima, mi è costato tanto arrivare qui, e sono nell’anno di prova: qualcuno ha pensato che in un attimo poteva farmi cacciare”.

Oggi, la storia si arricchisce di un nuovo capitolo, come riportato sempre da Repubblica. Sono spuntati, infatti, alcuni messaggi tra i due relativi al momento della rottura del rapporto. Messaggi che lei aveva cancellato, chiedendo a lui di fare lo stesso. Il ragazzo, però, per tutelarsi ha salvato alcuni screenshot, da cui emergono nuovi dettagli: “Penso sia meglio riportare il nostro rapporto su un piano istituzionale, com’è giusto che sia tra uno studente e una preside, ma rimango disponibile per il bene la scuola”, dice lui su Whatsapp. “Sabrina, credo sia meglio non vederci più, non sono pronto a darti quello che vuoi, ho già deciso e non torno indietro”, ribadisce. Lei non molla, si legge sul quotidiano, e vuole incontrare lo studente, accusandolo di evitarla. Ma lui chiarisce: “Non ti stavo evitando, eccomi qui per parlare”, la conforta lui, dall’interno dell’abitacolo di un’automobile (messaggio audio, ndr). “Sono risentita del messaggio che mi hai scritto per dire basta, penso sia normale”, ribatte la voce femminile, che il giovane ha attribuito alla dirigente scolastica. “Ma tu sai quello che volevo? Io sono una persona che si emoziona facilmente, per questo i miei messaggi sono sembrati così pieni di enfasi. Però ci tengo a parlarne faccia a faccia, perché mi pare strano che prima ci sia stata tutta questa presa e in un giorno sia cambiato tutto”, continua lei. E quindi lui spiega le motivazioni: “Ci ho pensato su attentamente, ho conosciuto una ragazza“. E lei risponde: “Ecco, immaginavo che sotto poteva esserci qualcosa del genere… ma l’hai conosciuta prima?”. “La conosco da un po’, diciamo che l’ho reincontrata”, precisa.

E poi va più nel dettaglio: “Ho pensato che stare con lei e vedere te non sarebbe stato rispettoso. Sia nei tuoi che suoi confronti. Così ho preferito tagliare, pensando che comunque la cosa non sarebbe potuta andare avanti. Lei mi piace molto. E tu poi mi hai fatto anche quel discorso del “toy boy”, mi hai detto che non avresti voluto averne uno accanto. Ecco, preferisco evitare situazioni spiacevoli, ho percepito cose… non che tu fossi proprio innamorata di me… ma che fossi già avanti sentimentalmente”. Lei ammette: “Ma io la cosa del “toy boy” l’ho buttata lì così, capisco che poteva trarre in inganno…. Lo ammetto, è stato un mio errore dirlo. E comunque immaginavo che ci fosse qualcosa sotto come una ragazza, mi rendo perfettamente conto. E dimmi… come va con lei? È una storia che è già avviata?”, chiede ancora lei. “Sìsì”, dice lui, senza fornire altri dettagli. Infine ribadisce: “Mi puoi far chiamare in classe quando vuoi, purché però sia chiaro questo: il nostro rapporto deve essere solo di tipo istituzionale, ma istituzionale davvero, come quello tra docente e studente”.

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