La Cina alza la voce: “laboratori chimici USA in Ucraina. Se minacciati risponderemo con forza”

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La Cina denuncia la presenza di laboratori chimici americani sul territorio ucraino e lancia un avvertimento: se gli USA minaccia, Pechino risponderà con forza

Nei giorni scorsi la Russia ha parlato apertamente della presenza di laboratori chimici USA nascosti sul territorio ucraino, scoperti attraverso della documentazione ritrovata dagli stessi russi. L’America ha chiarito che si tratta di semplici centri di studio e ricerca per combattere malattie e pandemie, nei quali non vengono create armi biologiche, ma il messaggio non è circolato ovunque allo stesso modo. La Cina, che ha deciso di sposare, senza alcun filtro, la linea propagandistica della Russia, ha riportato la notizia dal punto di vista di Pechino.

Il “People’s Daily”, edizione inglese dell’organo del Partito comunista cinese, scrive: “montano le richieste internazionali agli Usa di chiarire le sue accuse sulle armi chimiche“, che secondo Washington i russi potrebbero usare in Ucraina. Il quotidiano riferisce che a sua volta “la Russia sta rafforzando le sue accuse contro gli Stati Uniti di aver sviluppato armi biologiche in Ucraina, con documenti e prove ritrovati durante le sue operazioni militari nel paese vicino“.

Dal “Pechino Global Times”, invece, arriva una poco rassicurante dichiarazione di un funzionario cinese, riportata in forma anonima, che carica di tensione la telefonata fra il presidente cinese, Xi Jinping, e il presidente Usa, Joe Biden, prevista per oggi. La Cina non ha intenzione di subire minacce o forme di coercizione in merito alla questione relativa alla guerra in Ucraina e minaccia di rispondere “con forza” se le misure adottate dagli USA danneggeranno i propri interessi.

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