Covid, “forti dubbi su costituzionalità dell’obbligo vaccinale”: il CGA Sicilia rimanda alla Corte costituzionale, personale scolastico sospeso potrebbe essere risarcito

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Il Consiglio di Giustizia Amministrativa per la regione Sicilia annuncia di voler sollevare questione di legittimità costituzionale sulla norma che ha impedito a un tirocinante del Policlinico di Palermo la frequenza dei locali dell’ateneo palermitano

Il Consiglio di Giustizia Amministrativa per la regione Sicilia, su ricorso patrocinato dall’avvocato Vincenzo Sparti e con l’intervento ad adiuvandum dell’Anief (Associazione nazionale insegnanti e formatori) di Marcello Pacifico, solleva la questione di legittimità costituzionale dell’obbligo vaccinale “per contrasto con gli artt. 3, 4, 32, 33, 34,97 della Costituzione, sotto il profilo che il numero di eventi avversi, la inadeguatezza della farmacovigilanza passiva e attiva, il mancato coinvolgimento dei medici di famiglia nel triage pre-vaccinale e comunque la mancanza nella fase di triage di approfonditi accertamenti e persino di test di positività/negatività al Covid non consentono di ritenere soddisfatta, allo stadio attuale di sviluppo dei vaccini anti-Covid e delle evidenze scientifiche, la condizione, posta dalla Corte costituzionale, di legittimità di un vaccino obbligatorio solo se, tra l’altro, si prevede che esso non incida negativamente sullo stato di salute di colui che è obbligato, salvo che per quelle sole conseguenze “che appaiano normali e, pertanto, tollerabili””.

Inoltre, come si legge nella sentenza, altri dubbi sulla legittimità dell’obbligo vaccinale emergono anche “nella parte in cui non prevede l’espressa esclusione dalla sottoscrizione del consenso informato delle ipotesi di trattamenti sanitari obbligatori, e nella parte in cui non esclude l’onere di sottoscrizione del consenso informato nel caso di vaccinazione obbligatoria, per contrasto con gli artt. 3 e 21 della Costituzione”. Dunque, sembrano giustificate le ragioni che hanno spinto Anief, cittadini e diversi giuristi a dubitare della legittimità costituzionale dell’obbligo vaccinale anti-Covid, soprattutto per quanto riguarda la prevenzione dal contagio della predominante variante Omicron.

La corte costituzionale si dovrà pronunciare anche per le questioni di illegittimità disposte sulla sospensione dal lavoro per il personale sanitario dal Tar Lombardia e sulla mancata erogazione dell’assegno alimentare per il personale sospeso dal Tribunale di Catania, mentre la Corte di giustizia europea dovrà pronunciarsi sulla legittimità comunitaria pregiudiziale sollevata dal Tribunale di Padova.

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