Draghi: “parlerò con Putin, la pace la stiamo cercando veramente. Energia? Compreremo due rigassificatori”

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Le parole del Presidente del Consiglio Mario Draghi, al termine del Consiglio Europeo, su crisi energetica e conflitto in Ucraina

Al termine del Consiglio Europeo il Presidente del Consiglio Mario Draghi ha parlato della crisi energetica e del conflitto in Ucraina: “Per maggio – ha detto – avremo anche una proposta della commissione sulla possibilità di spacchettare la formazione del prezzo dell’energia elettrica da quella del gas, altro aspetto per cui bisogna aspettare un rapporto del regolatore europeo. Ci saranno 15 miliardi di metri cubi gas liquido dagli Usa per l’Europa”, ha confessato il Premier, confermando l’annuncio di Biden e della Von der Leyen di oggi. “Contiamo di essere in grado di assorbire la nostra quota” di gas che ci viene offerta dagli Usa. “Oggi – ha proseguito – abbiamo in funzione tre rigassificatori. La disposizione del ministro Ciongolani alla Snam è ora di acquistare altri due rigassificatori galleggianti. Si ha la sensazione che i progressi siano molto rapidi, entro un paio di settimane potremo presentare un piano di rigassificazione dettagliato”.

Sempre sul tema energetico: “Il gas liquido si può comprare ovunque, quindi uno non è agganciato alla produzione russa, mentre il gas viene con i tubi. L’idea di mettere un tetto ai prezzi, segue lo stesso ragionamento dall’altra parte. Si può mettere perché il fornitore ha solo un cliente, quello che sta dall’altra parte del tubo, cioè l’Europa, che per inciso è il più grosso acquirente di gas naturale del mondo quindi ha un forte potere di mercato. Per questo la presidente von der Leyen ha proposto la possibilità di acquisti congiunti che vengono coordinati dalla commissione europea”.

Sulla guerra in Ucraina: “Ho visto le parole del Santo Padre – ha affermato Draghi – a cui vorrei esprimere la mia personale gratitudine e del governo. Vorrei ribadire che noi stiamo cercando la pace, io la sto cercando, veramente, gli altri leader europei, francesi e tedeschi in particolare, la stanno cercando. Hanno avuto, e avrò anche io, colloqui con Putin. Questa è la prima importante cosa da tenere a mente. Non siamo in guerra perché si segue un destino bellico. Si vuole la pace innanzitutto”.

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