Guerra Ucraina, il governo britannico requisisce il Chelsea: congelati i beni di Abramovich, stop alla vendita

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Il governo britannico congela tutti i beni dell’oligarca russo Roman Abramovich, compreso il Chelsea: stop alla vendita del club londinese

Le sanzioni imposte dal governo britannico contro la Russia, in seguito all’invasione militare in Ucraina, colpiscono duramente anche l’oligarca russo Roman Abramovich, patron del Chelsea. Secondo quanto si apprende da “La Gazzetta dello Sport”, la Gran Bretagna ha congelato i beni del miliardario russo, compreso il club londinese, come si legge in una nota del governo: “le restrizioni sul congelamento dei beni si applicano anche a tutte le entità possedute o controllate da Roman Abramovich. Ciò significa che il Chelsea Football Club è ora soggetto anche al congelamento dei beni ai sensi delle sanzioni finanziarie del Regno Unito“.

Abramovich aveva annunciato la decisione di vendere il club, dando mandato a una banca d’affari di New York di cercare acquirenti interessati a un affare del valore stimato in circa 3 miliardi di sterline. Il ministro dello sport Nadine Dorries ha confermato che è sospesa anche qualsiasi attività di lucro per il club, vendita dei biglietti, store e attività di marketing comprese. Potranno entrare al mitico Stamford Bridge solo per gli abbonati. È fatta salva una licenza speciale per poter continuare a pagare gli stipendi e partecipare alle competizioni.

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