Ucraina, l’Italia si avvicina a scendere in guerra? Il documento del Ministero della Difesa avverte l’esercito

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Lo Stato maggiore dell’Esercito mette in allerta i vertici militari con una circolare, citando i “noti eventi” e le “evoluzioni sullo scacchiere internazionale”, riferendosi alla guerra in Ucraina

Non è passato inosservato il documento pubblicato dal Ministero della Difesa che fornisce indicazioni ai vertici dell’Esercito alla luce di quello che sta accadendo in Ucraina. I vertici militari italiani sono stati messi allerta da una circolare: visti i “noti eventi” e le “evoluzioni sullo scacchiere internazionale” (sottintendo all’invasione russa in Ucraina), si invita a valutare “con attenzione” i congedi anticipati, i reparti in prontezza operativa “alimentati al cento per cento” ma anche l’addestramento “orientato al warfighting”, quindi ai combattimenti. Si chiede inoltre di “provvedere affinché siano raggiunti e mantenuti i massimi livelli di efficienza di tutti i mezzi cingolati, gli elicotteri e i sistemi d’arma dell’artiglieria”. Una lettera che fa discutere ma che lo Stato maggiore dell’Esercito liquida come “ad esclusivo uso interno e di carattere routinario”, un documento con cui “il vertice di forza armata adegua le priorità delle unità dell’Esercito, al fine di rispondere alle esigenze dettate dai mutamenti del contesto internazionale”.

A diffondere il documento è stata Rifondazione Comunista-Sinistra Europea che ha definito “gravissima la circolare dello Stato maggiore dell’Esercito datata 9 marzo”. “Il nostro esercito si prepara a combattere. Questa è la dimostrazione lampante che il nostro Paese è già parte co-belligerante nel conflitto in corso. I cittadini sono tenuti all’oscuro di come il governo ci stia sciaguratamente trascinando in una guerra i cui sviluppi, se si continua su questa strada, saranno devastanti. Chi ha prestato servizio nelle forze armate negli ultimi trent’anni non ha mai visto una circolare dello Stato maggiore dell’Esercito di questo tenore”, aggiunge Rifondazione Comunista chiedendo, poi, al governo Draghi di chiarire immediatamente e di “fermare questa spirale di guerra”.

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