Guerra in Ucraina, i Comunisti contro Guerini: “nessuna solidarietà, il Governo è schierato con i falchi della Nato”

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Guerra in Ucraina, Acerbo (Prc): “il ministro Guerini non mi rappresenta”

Uno dei principali falchi e ispiratori della campagna antirussa nel governo italiano“. Con queste parole, Alexei Paramonov, direttore del dipartimento europeo del ministero degli Esteri russo, in un’intervista all’agenzia Ria Novosti, apostrofa il ministro della Difesa Lorenzo Guerini. Dopo le parole dei russi si è levata un’indignazione da parte delle istituzioni italiane che si sono schierate al fianco dell’esponente del Pd. Rifondazione Comunista ed il suo segretario Maurizio Acerbo, invece, in una nota sono durissimi contro Guerini: “l’Italia non sta facendo una politica di pace. Il ministro Guerini non mi rappresenta. Non sono solidale con gli esponenti di questo governo che ha schierato l’Italia con i falchi USA e GB, insieme a polacchi e cechi, invece di svolgere il ruolo di pace che la Costituzione assegna al nostro paese”. “La condanna dell’invasione russa – aggiunge – è scontata ma l’Italia non doveva unirsi a quelli che gettano benzina sul fuoco con l’invio delle armi e la russofobia più becera che dilaga sui media e nelle dichiarazioni. La nostra storia di buone relazioni con la Russia avrebbe consentito un ruolo internazionale diverso, più utile a tenere aperto un canale di comunicazione con Mosca e uno spazio di mediazione. Invece Draghi ha deciso di non accettare l’invito di Putin e un ministro degli esteri ridicolo ha definito il presidente russo “un animale”. Purtroppo il nostro governo è dominato dall’ansia, tipica della classe dirigente di una colonia, di accreditarsi a Washington. Purtroppo ci tocca ricordare con nostalgia i tempi in cui l’Italia era capace di una politica estera autonoma”.

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