Il discorso di Volodymyr Zelensky al Parlamento Italiano: il presidente dell’Ucraina invita a immaginare Genova distrutta dalle bombe, come sta accadendo a Mariupol e ricorda l’aiuto degli ucraini agli italiani durante la pandemia, ricambiato oggi in tempo di guerra
“Una settimana fa ho parlato durante un incontro per la pace a Firenze in cui ho chiesto a tutti di ricordare il numero 79, che era il numero di bambini uccisi. Ora sono 117. È questo è il prezzo della procrastinazione del conflitto“. Con queste parole il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha iniziato il suo intervento presso il Parlamento italiano. Dopo il video collegamenti con il Parmento del Regno Unito, del Canada, degli USA, della Germania e di Israele, il leader ucraino ha parlato anche alle Camere Italiane, riunite a Montecitorio. Fra i deputati e i senatori in ascolto, molti hanno indossato al braccio un fiocco fucsia contro gli stupri di guerra. Presente anche l’ambasciatore ucraino a Roma, Yaroslav Melnyk.
Zelensky nel suo intervento ha affermato che l’obiettivo della Russia e di Putin sia quello di influenzare le vite dei cittadini europei. “Bisogna fare il possibile per garantire la pace“, ha dichiarato Zelensky, di fronte a una guerra “portata avanti da una sola persona“, che ha impiegato i soldi del gas ottenuti in decenni. L’obiettivo del Cremlino “è l’Europa, influenzare le vostre vite, i vostri valori. L’Ucraina è il cancello per l’esercito russo, ma la barbarie non deve entrare“, ha proseguito Zelensky. “Ricordatevi che gli ucraini sono stati vicini all’Italia durante la pandemia“, così come gli italiani “quando c’è stata l’alluvione” in Ucraina, un aiuto “che apprezziamo tantissimo“. L’invasione “dura ormai da 27 giorni, quasi un mese, c’è bisogno di sanzioni e altri strumenti di pressione“, ha spiegato Zelensky. “Le conseguenze di questa guerra si sentono anche in altre parti del mondo“, ha poi evidenziato il presidente, ricordando come l’Ucraina “è sempre stato uno dei principali esportatori a livello globale, ma come possiamo seminare sotto l’artiglieria russa? Non sappiamo quando avremo la raccolta di mais, frumento e quando sarà possibile esportare olio e altri prodotti“.
Citando l’attacco russo su Mariupol, il leader ucraino espone un paragone struggente: “alcune città sono distrutte del tutto come Mariupol sulla costa del Mar d’Azov, dove c’erano circa mezzo milione di persone, come nella vostra città di Genova. Ci sono solo rovine, immaginate una Genova completamente bruciata“. In conclusione, va sottolineato che, differentemente da quanto chiesto ad altri paesi Nato come USA e Canada, Zelensky non abbia parlato in questa occasione di istituire una no fly zone.