Guerra Ucraina, il “modello” neutrale dell’Austria: “mediare invece di sanzionare”

StrettoWeb

Si fa sempre più spazio l’idea di “una no-fly and no-transport zone” nel paese, proprio per dimostrare che non può avvenire un trasporto di soldati e attrezzature militari in una zona di guerra attraverso l’Austria

L’elenco delle camere parlamentari in cui il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha parlato (a distanza) è ormai numeroso. Lo stesso, però, non avverrà all’interno del parlamento austriaco. Il partito liberale NEOS, in un primo momento, ha pubblicato sui suoi social media di voler “consentire al presidente ucraino Volodymyr Zelensky di parlare al Consiglio nazionale”. Poi è stato costretto a tornare sui propri passi: “tuttavia, la nostra proposta non ha ricevuto l’approvazione di SPÖ e FPÖ. Questa idea sbagliata di neutralità ci lascia meravigliati!”.

Il partito di destra FPÖ si è affrettato a fare un annuncio affermando che la neutralità austriaca è “un risultato di cui siamo giustamente orgogliosi”, secondo un post pubblicato sui social media. Il partito ha presentato anche un documento in cinque punti per preservare lo status neutrale dell’Austria, che sottolinea l’importanza di “mediare invece di sanzionare” e di imporre “una no-fly and no-transport zone” nel paese, proprio per dimostrare che non può avvenire un trasporto di soldati e attrezzature militari in una zona di guerra attraverso l’Austria. Il leader del partito Herbert Kickl ha giustificato il rifiuto di un’apparizione di Zelensky, dicendo che sarebbe anche contrario ad un eventuale discorso del leader russo Vladimir Putin.

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