Scoperto e sequestrato in località Rutolo nel comune di Locri, un’area collinare vasta circa mezzo ettaro, in cui il proprietario aveva avviato grandi lavori di sbancamento e spianamento del terreno
I militari della Stazione CC forestale di Locri (RC), nel corso di una normale operazione di controllo del territorio, hanno scoperto e sequestrato in località Rutolo nel comune di Locri, un’area collinare vasta circa mezzo ettaro, in cui il proprietario aveva avviato grandi lavori di sbancamento e spianamento del terreno, il tutto in zona posta sotto vincolo idrogeologico e senza alcuna autorizzazione rilasciata dalle autorità competenti. I militari di pattuglia hanno colto sul fatto un quarantaquattrenne di Melito di Porto Salvo, già noto alle Forze dell’Ordine che, con una motopala cingolata, era intento ad effettuare lavori di sbancamento, peraltro in fase avanzata, ordinati dal committente, un cinquantacinquenne residente a Locri, proprietario dell’area ed anch’egli con precedenti penali. Enorme il danno riscontrato: un’intera collina sbancata con la formazione di alte scarpate, accumuli di materiali terrosi e la totale distruzione della morfologia dei luoghi, dell’assetto idrogeologico e degli impluvi. Inevitabile il sequestro dell’area, anche al fine di evitare il perpetrarsi del reato, ed il deferimento dei due soggetti all’Autorità Giudiziaria in attesa che le indagini, tutt’ora in corso, definiscano chiaramente le responsabilità e le finalità di tale scempio, nonché l’iter per il costoso ripristino dello stato dei luoghi. La ripresa dell’attività edilizia, favorita dai recenti incentivi governativi, ha acuito il numero dei reati consumati in danno all’ambiente, dove imprenditori e privati senza scrupoli, prelevano illecitamente inerti o “scaricano”, sulla collettività e sull’ambiente, i costi dello smaltimento dei rifiuti generati dai lavori edili. È questo continuo degrado del territorio che i Carabinieri Forestali, con la loro attività, contrastano incessantemente, facendo appello anche alla sensibilità dei cittadini che possono concretamente contribuire alla difesa dell’ambiente segnalando al 1515, numero di emergenza ambientale, ogni potenziale abuso.