Guerra Ucraina, la Russia stringe il cappio intorno a Mariupol: gli ucraini perdono l’accesso al Mar d’Azov

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Il ministro della Difesa ucraino annuncia la “temporanea” perdita dell’accesso al Mar d’Azov a causa dell’occupazione russa

In quella che sembra essersi trasformata da possibile guerra lampo a guerra di strategia e logoramento, la Russia potrebbe aver messo a segno un colpo importante. Il ministro della Difesa ucraino ha ammesso che l’esercito ucraino ha perso l’accesso al Mar d’Azov, in via “temporanea”, pur non chiarendo ulteriori dettagli in merito alla vicenda. “Gli occupanti hanno avuto un parziale successo nel distretto operativo di Donetsk, privando temporaneamente l’Ucraina dell’accesso al Mar d’Azov“, ha affermato il ministero della Difesa ucraino in una nota.

La Russia ha dichiarato venerdì che le sue forze stavano “stringendo il cappio” intorno a Mariupol, dove si stima che l’80% delle case della città sia stato danneggiato e circa 1.000 persone potrebbero essere ancora intrappolate in rifugi antiaerei improvvisati sotto un teatro distrutto. Mariupol, con la sua posizione strategica sulla costa del Mar d’Azov, è stata un obiettivo dall’inizio della guerra: la città si trova sulla rotta tra la penisola della Crimea annessa alla Russia a ovest e la regione di Donetsk a est, parzialmente controllata dai separatisti filo-russi.

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