Messina, avvocati e cittadini scrivono ai Segretari politici: “stop obbligo vaccinale over 50, siano restituiti lavoro e stipendio”

StrettoWeb

La lettera di ULF – Messina per le Libertà Fondamentali è stata indirizzata ai Segretari di tutti i partiti politici italiani affinché “sia tutelata la dignità umana”

Avvocati e Cittadini lunedì 28 febbraio 2022 hanno depositato presso le sedi di Messina dei partiti politici, una richiesta urgente, indirizzata ai Segretari di tutti i partiti politici, con la quale l’Unione per le Libertà Fondamentali chiede fermamente che sia emendato il D.L n. 1/2022 che prevede la sospensione dal lavoro e dalla retribuzione dei cittadini over 50 non vaccinati, “senza neanche la corresponsione dei mezzi di sussistenza, così incidendo sulla dignità della persona umana, diritto fondamentale inviolabile non suscettibile di bilanciamento alcuno con altri interessi. Gli alimenti, i mezzi di sussistenza e sopravvivenza, sono riconosciuti dal nostro ordinamento finanche al più terribile criminale, ma – con il provvedimento in oggetto – sono negati al cittadino non vaccinato sospeso dal lavoro”.

“I Tribunali Amministrativi Regionali – si legge nel documento – , in più occasioni, hanno sospeso i provvedimenti di sospensione dello stipendio per i non vaccinati e ritenuto assistite dal fumus le questioni di costituzionalità prospettate, in quanto la privazione della retribuzione e quindi della fonte di sostegno delle esigenze fondamentali di vita rappresenta un pregiudizio grave ed irreparabile. Peraltro, la Corte Costituzionale e la Corte Europea per i Diritti dell’Uomo, impongono che misure di sanità pubblica che incidono sui diritti fondamentali siano adottate secondo i criteri di proporzionalità ed adeguatezza, in base ad una situazione sanitaria ed epidemiologica attuale. Il provvedimento in esame al Senato (A.S. 2542) si basa su dati sanitari ed epidemiologici relativi al periodo 05.11.2021 – 12.12.2021!”.

Secondo il gruppo, il Parlamento deve restituire ai cittadini non vaccinati il lavoro e lo stipendio “perché possano sfamare le proprie famiglie, specialmente nell’attuale crisi internazionale che comporterà un aggravio della situazione energetica e dunque economica”. Contestualmente, a Roma l’ULF chiederà ai Capigruppo delle Commissioni Affari Costituzionali ed Igiene e Sanità quel confronto “sui diritti fondamentali ad oggi negato, ma raccomandato dal Consiglio d’Europa a tutela dei diritti umani. L’ULF ha chiesto alla Commissione straordinaria per la tutela e la promozione dei Diritti Umani del Senato di intervenire urgentemente per chiedere informazioni e chiarimenti ai rappresentanti del Governo in merito all’attuale situazione sanitaria ed epidemiologica, quale presupposto legittimante delle restrizioni, a tutela dei diritti umani, e al Ministro del Lavoro, di disporre che dalle Amministrazioni e dagli Enti sottoposti al loro controllo, siano forniti elementi di carattere amministrativo sul riconoscimento dei mezzi di sussistenza ai lavoratori non vaccinati sospesi dal lavoro e dalla retribuzione, a tutela della dignità della persona umana”.

Condividi