L’azione è avviata solo per i cittadini ucraini, “per consentire agli utenti di esprimere opposizione all’attacco della Russia”
Il proprietario di Facebook Meta Platforms, Mark Zuckerberg, ha dichiarato in queste che era necessario un “cambiamento temporaneo” nella sua politica sui contenuti, ma questo è stato avviato solo per l’Ucraina, “per consentire agli utenti di esprimere opposizione all’attacco della Russia”. La parziale smentita è giustificata dal fatto che la Russia ha aperto un procedimento penale dopo la compagnia ha comunicato che sulle proprie piattaforme Facebook e Instagram sarebbero consentiti post come “morte agli invasori russi” e di incitamento all’odio contro Vladimir Putin.