Putin: “aumento prezzi petrolio e gas non è colpa della Russia”. E Scholz e Macron insistono: “tregua immediata”

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Secondo il Presidente della Russia Vladimir Putin “l’aumento dei prezzi del petrolio e del gas non è dovuto alla Russia, ma alle politiche dell’Occidente”

Le sanzioni imposte dall’Occidente contro la Russia “non sono legittime. L’aumento dei prezzi del petrolio e del gas non è dovuto alla Russia, ma alle politiche dell’Occidente. Lo ha riferito il presidente russo Vladimir Putin nel corso di una riunione in videoconferenza con i suoi ministri. “L’occidente sta scatenando una guerra economica al nostro Paese e noi prenderemo misure per contrastarla. Ai Paesi ostili dico che noi rispettiamo i nostri impegni riguardo le esportazioni di petrolio e gas”, ha aggiunto. “La Russia continua ad esportare energia, anche tramite le reti che passano attraverso l’Ucraina. Il gasdotto verso l’Europa che attraversa l’Ucraina è pienamente operativo”, ha concluso.

Nel frattempo, il presidente francese Emmanuel Macron e il cancelliere tedesco Olaf Scholz, in un colloquio telefonico con Putin, hanno chiesto al presidente russo “un cessate il fuoco immediato e una soluzione negoziata della crisi”. Lo rende noto l’Eliseo spiegando che i tre leader hanno deciso di rimanere “in stretto contatto” anche “nei prossimi giorni”.

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