Guerra Ucraina, quanto vale la vita di un soldato russo per Putin? Circa 93 euro

StrettoWeb

Dall’Ucraina rimbalzano alcune voci, attribuite al Ministro della Difesa russo, Sergej Shoigu, su un risarcimento di 11.000 rubli (circa 93 euro) donato alle famiglie dei soldati russi morti nella guerra in Ucraina

Quella fra Russia e Ucraina è anche una guerra di propaganda. Da molti è stata definita, addirittura, la prima guerra social e lo stesso presidente Zelensky, a differenza del metodo più ‘classico’ adottato da Putin, spesso è apparso in video riprendendo se stesso con il proprio smartphone per parlare alla nazione. Le notizie circolano velocemente su Telegram e sui social, spesso sono gli stessi canali istituzionali ad informare il popolo del web, altre volte le notizie che arrivano sono strumentalizzate o addirittura vere e proprie fake news. Anche queste giocano un ruolo importante nella guerra, mirato a destabilizzare l’opinione pubblica russa e ucraina, ma anche a influenzare il morale di chi combatte sul campo e il giudizio di chi osserva dall’esterno.

Va inquadrata in questo contesto la dichiarazione di un’agenzia nazionale ucraina, riportata da “Il Corriere.it”, che riguarda alcune parole attribuite al ministro della Difesa russo, Sergej Shogu. Secondo quanto riportato, il Shogu avrebbe parlato della cifra che viene data come risarcimento alle famiglie dei soldati russi morti nella guerra in Ucraina. Cifra che si assesterebbe sugli 11.000 rubli, al cambio odierno, dopo il crollo della moneta russa, circa 93 euro. Un risarcimento misero, fin troppo per le casse del Cremlino. La frase però viene usata dalla propaganda ucraina per convincere alcuni soldati ad ammutinarsi. Il Ministero della Difesa di Kiev ha sostenuto l’iniziativa della comunità informatica internazionale e offre ai soldati russi una scelta: morire in una guerra ingiusta o un’amnistia completa e 5 milioni di rubli (poco più di 44 mila euro secondo l’attuale tasso di cambio).

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