Reggina, dopo un periodo di buio totale si riaccende la luce

StrettoWeb

Analisi e riflessioni amaranto tra Pordenone, Frosinone e Pisa

Nel dopo partita di Reggina-Pordenone (2-0) il Mister Stellone contento per il risultato ammette che è stata una partita difficile perché il Pordenone, ultimo in classifica, ha giocato bene, tant’è che nel secondo tempo la Reggina si è dovuta difendere bene per condurre in porto, con un po’ di fortuna, una vittoria sofferta. Ci fa piacere che il D.S. abbia ammesso il momento di buio nel secondo periodo di Aglietti e precisato di essersi assunto le sue responsabilità, mettendoci la faccia, ecc… anche se, a nostro parere, ancora una volta, durante il campionato ha fatto una campagna trasferimenti a luglio 2021 e una a gennaio 2022. Certo, non sapersi spiegare il periodo nero della squadra, ci sembra strano. Comunque, preferiamo non esprimerci su qualche passaggio della dichiarazione. Leggendo tra le righe, ci sembra di interpretare una critica al Mister Aglietti per il mancato utilizzo di alcuni giocatori. Non entriamo in merito alle motivazioni ma ci permettiamo di sostenere che Aglietti non è l’ultimo arrivato in serie B. Il D.S. ha fatto una buona scelta nel far venire Stellone come è stata buona quella di Aglietti. Il Mister Stellone, con metodo particolare, che sta ottenendo ottimi risultati, ha coinvolto quasi tutta la rosa della squadra senza guardare età e la carriera di ognuno. Si sta dimostrando un bravo tecnico e, come dice lui, anche un po’ fortunato, che non guasta. Così facendo fa sentire tutti protagonisti, ha ridato fiducia nei suoi mezzi a Menez e sta cercando di posizionare la Reggina in una classifica che dà un certa tranquillità.

Certo, non ci voleva la partita con il Frosinone. Anche se avevamo la speranza concreta di poter portare a casa un risultato positivo. Il Frosinone non stava attraversando un momento positivo (1 solo punto negli ultimi 3 incontri), in casa aveva qualche difficoltà a vincere, anche se bisogna riconoscere che ha una rosa importante. La Reggina, con diverse assenze, benché, in “illo tempore” la dirigenza aveva dichiarato che tutti i calciatori erano titolari perché ogni ruolo era ricoperto da calciatori di pari qualità, era fiduciosa di poter fare risultato è, perché no, di cercare di vincere la partita, giocando alla pari, per dare più robustezza alla classifica e fare un passo avanti verso l’obiettivo attuale che, ahimè, è la salvezza. Purtroppo le cose non sono andate per come si era prefissato. A Frosinone, la Reggina è tornata bruscamente con i piedi per terra. Ha disputato un primo tempo insignificante, con un approccio sbagliato alla partita. Una squadra molle e troppo rinunciataria. È riuscita nel primo tempo a non subire gol rimbalzando la pressione degli attacchi avversari. Purtroppo nel secondo tempo ha subito il primo gol dopo 3 minuti per una disattenzione di Amione. Stellone cercando di rischiare un po’ di più rispetto al primo tempo, al 60′ fa entrare Menez posizionandolo dietro ai due attaccanti (posizione che, a nostro giudizio, gli è più congeniale, ma le cose non cambiano, tanto che subiamo il secondo gol su calcio piazzato. La Reggina non riesce a reagire, Frosinone di gran lunga superiore, ha tirato almeno 20 tiri in porta, mentre gli amaranto non sono riusciti neanche a tirare un calcio d’angolo in tutta la partita. Una partita impostata sull’attesa dell’avversaria. Si chiude con il terzo gol del Frosinone con la Reggina che non riesce a superare il centrocampo, lasciando soli i due attaccanti amaranto. Si ritorna a casa con le pive nel sacco, pensando alla partita con il Pisa ed a come fare più punti possibile per la salvezza, mettendosi alle spalle la partita di Frosinone dove si è dimostrata molto rinunciataria, scialba e timida nei confronti degli avversari. Quindi, aspettiamo l’appuntamento con il Pisa, squadra quadrata e costruita per vincere il campionato, sperando nella voglia di riscatto e cercando di sovvertire il pronostico poco favorevole nel corso degli anni.

Dopo la “debacle” di Frosinone è giunta la bella notizia che il Presidente Gallo ha superato il momento più difficile dell’intervento subito e si avvia ad una pronta guarigione, ritornando a casa, iniziando un percorso di riabilitazione di 15 giorni. AUGURI PRESIDENTE! L’ASPETTIAMO PRESTO PER VINCERE INSIEME!

Grande attesa per la partita con il Pisa. Preoccupati i due allenatori che prima della partita dichiarano: Stellone – “affrontiamo una squadra forte, aggressiva, veloce, in lotta per andare in serie A. Faremo di tutto per fermarla, anche perché giochiamo in casa e confido nel l’apporto dei tifosi che spero siano numerosi”. D’Angelo – “la Reggina ci affronterà a viso aperto, noi proveremo a fare lo stesso così come a Monza. Sarà dura, ma rimango fiducioso”. Ha avuto ragione D’Angelo! La partita è iniziata con 5 minuti di ritardo per solidarietà alla brutta e triste esperienza che stanno vivendo i cittadini dell’Ucraina. Speriamo che gli uomini di buona volontà blocchino la situazione prima possibile per evitare che le armi abbiano il sopravvento.

La Reggina che è scesa in campo al Granillo si è dimostrata subito una squadra compatta, equilibrata tra i reparti, con uno spirito battagliero che è riuscita a fermare il Pisa, che non perdeva fuori casa dal 7 novembre. Già al 6′ buona occasione per gli amaranto che hanno rasentato il gol con Hetemaj che tira dal limite. Respinge Nicolas, fischiatissimo dal pubblico Reggino per il mancato rinnovo della stagione scorsa, Folorunsho corregge il tiro che il portiere devia in angolo. Al 12′ erroraccio dei difensori del Pisa che su passaggio del portiere “cincischiano” in area, Menez furbescamente pronto, ne approfitta “ruba” il pallone e di sinistro punisce Nicolas. Reggina in vantaggio, pubblico in delirio festeggia il suo bomber rinato. A proposito di metodi di gioco per cui la ripartenza avviene dalla propria area, ieri il Pisa, che si sta giocando la Serie A, pensando di essere il Barcellona di qualche anno fa, ha subito un gol, subendo una brutta sconfitta che le può costare cara. Il Pisa non riuscito subito a reagire, dimostrandosi timoroso e sorpreso, mentre la Reggina dominava la partita. Solo nel secondo tempo la squadra toscana si è ricordata che sta lottando per la promozione ed è scesa in campo con un’altra determinazione, ha colpito una traversa con Touré, un gran tiro dalla distanza di Lucca ed una conclusione di Puscas, che Turati, con interventi straordinari ha salvato la sua porta. La Reggina, anche se in grande difficoltà, riesce a difendersi con le unghie e con i denti, è riuscita a conquistare questa vittoria. Ci aspettavamo un Pisa più aggressivo invece è stato poco reattivo, poco attenta, quasi irriconoscibile. Auguriamo al Pisa di poter riprendere il proprio cammino e raggiungere l’obiettivo che i dirigenti si sono prefissi. La Reggina deve continuare il suo percorso, sfruttare il momento favorevole, vincere con il Vicenza e guardare con più serenità al futuro… se è possibile! Ci piace evidenziare la presenza tra gli arbitri della partita di Maria Marotta che ha operato da quarto “uomo”. L’arbitro Marotta ha esordito in serie B dirigendo Reggina-Frosinone la stagione scorsa.

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