La Russia introduce la censura di stato, la denuncia di Meduza: “con il silenzio dei media Putin ha reso possibile la guerra”

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La Russia introduce la censura di stato, Putin mette il bavaglio ai media indipendenti. Meduza denuncia: grazie a queste politiche la guerra in Ucraina ha avuto inizio

La distruzione dei media indipendenti è una delle cose che ha reso possibile questa guerra“. Lo grida Meduza, uno degli ultimissimi media indipendenti presenti in Russia. La denuncia arriva attraverso un editoriale dal titolo “Non ci potete zittire“, l’ultimo filo di voce prima che la scure della censura si abbatta anche su di loro. Putin ha deciso di mettere il bavaglio a diversi organi di informazione, specie a quelli non allineati alla propaganda. Una vera e propria censura di stato che porrà fine, nel giro di qualche giorno, all’esistenza di media indipendenti in Russia. Attualmente è già in atto una forte censura, in particolar modo sulle informazioni che riguardano la guerra. Proprio la parola “guerra” viene sostituita da “operazione speciale“, la Russia non vuole che sui propri media si parli di vittime fra i civili in Ucraina e di attacchi contro obiettivi non designati come strategici dal punto di vista militare. Una propaganda che mira a giustificare l’intervento militare, visto da una prospettiva differente da quello che ha il resto del mondo.

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