L’arbitro è stato costretto a sospendere la gara Queretaro-Atlas a metà del secondo tempo quando le risse sono esplose praticamente in tutti i settori
Scene che difficilmente si vedono al giorno d’oggi in uno stadio di calcio. E’ successo l’incredibile all’Estadio Corregidora di Santiago de Queretaro durante la sfida della squadra locale contro l’Atlas. Nel corso del secondo tempo, sul risultato di 0-1 per gli ospiti, è scoppiata una massiccia rissa che ha prodotto scene di estrema violenza. La guerriglia ha coinvolto decine di tifosi e, come si può notare dalle immagini, molti sembrano in possesso di bastoni ed armi. I giocatori ospiti sono fuggiti rapidamente negli spogliatoi, così come alcuni della squadra di Queretaro. Altri invece, tra cui il portiere uruguaiano Washington Aguerre, sono rimasti a bordo campo cercando di calmare i sostenitori.
Dopo diversi minuti alcuni dei veri e propri combattimenti si sono spostati sul campo dove hanno continuato a prendere a pugni e calci. Alcune persone erano armate di seggiolini e sbarre di metallo. L’arbitro è stato costretto a sospendere la gara a metà del secondo tempo quando le risse sono esplose praticamente in tutti i settori. Numerose immagini e video sono diventati virali social media, la Liga MX che ha confermato che diversi fan erano stati trasportati in ospedale. “Finora non ci sono notizie di morti; 22 persone ferite, nove delle quali portate all’ospedale generale e di queste due sono critiche”, ha affermato l’agenzia di protezione civile dello stato di Queretaro. “Il resto è stabile. Va detto che tutti i feriti sono maschi e in questo momento è stato confermato che quattro provenivano dallo stato di Jalisco”. In una dichiarazione, la federazione calcistica messicana ha aggiunto: “è stata avviata un’indagine approfondita su ciò che è accaduto in tribuna, sul campo e fuori dallo stadio durante Queretaro-Atlas. Verranno presentate anche le corrispondenti denunce penali per gli atti di violenza all’Estadio Corregidora”.