Guerra Ucraina, orrore a Bucha: 57 corpi ritrovati in una fossa comune, civili giustiziati in strada, bambini come scudi umani

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Orrore a Bucha: ritrovata fossa comune con 57 cadaveri, civili disarmati giustiziati in strada, testimoni riferiscono di bambini usati come scudi umani

Le immagini degli orrori perpetrati a Bucha fanno il giro del mondo e sconvolgono l’opinione pubblica. Nella città ucraini è stata trovata una fossa comune con 57 cadaveri, ma anche i corpi senza vita di civili, disarmati, giustiziati in strada con le mani legate. La denuncia è arrivata dal capo dei soccorritori Serhii Kaplytchny che ha dichiarato: “in questa lunga tomba sono sepolte 57 persone”, mentre organizzava il recupero dei corpi, alcuni dei quali solo parzialmente sepolti.

Bucha, regione di Kiev. I corpi di persone con le mani legate, uccise a colpi di arma da fuoco da soldati russi, giacciono per le strade. Queste persone non erano nell’esercito. Non avevano armi. Non rappresentavano una minaccia. Quanti altri casi simili stanno accadendo in questo momento nei territori occupati?”, ha scritto su Twitter il consigliere del presidente ucraino Mykhaylo Podolyak, postando una foto con tre cadaveri per strada, uno dei quali ha le braccia legate dietro la schiena.

Secondo i testimoni presenti a Bucha, i soldati russi avrebbero utilizzato bambini ucraini come “scudi umani” per proteggere gli spostamenti dei propri mezzi da eventuali attacchi. Lo riporta il “Guardian”. Testimoni hanno raccontato di passeggini piazzati davanti ai carri armati nel villaggio di Novyi Bykiv, vicino alla città circondata di Chernihiv, 100 miglia a nord di Kiev. Si parla inoltre di bambini presi come ostaggi per garantire il silenzio dei cittadini ucraini in merito alle coordinate degli spostamenti dei russi. “Casi di utilizzo di bambini come copertura sono stati registrati nelle oblast (ndr. regioni) di Sumy, Kiev, Chernihiv e Zaporizhzhia“, ha affermato Lyudmila Denisova, difensore civico dei diritti umani dell’Ucraina. Il colonnello Oleksandr Motuzyanyk, portavoce del ministero della Difesa ucraino, ha affermato che i casi segnalati sono oggetto di un’indagine da parte del procuratore generale del Paese, ma non è stato in grado di fornire ulteriori dettagli. Ha detto: “I nemici hanno usato i bambini ucraini come scudi umani quando spostavano i loro convogli. I soldati russi hanno usato i bambini ucraini come ostaggi, caricandoli sui loro camion per proteggere i loro veicoli durante gli spostamenti“.

L’Alto rappresentante Ue Josep Borrell in un tweet si è detto “sconvolto dalle notizie delle atrocità commesse dalle forze russe. L’Ue collabora con l’Ucraina per documentare i crimini di guerra. Tutti i casi dovranno essere giudicati dalla Corte internazionale” dell’Aja. L’Ue è pronta a mettere in atto nuove sanzioni contro la Russia e a nuovi sostegni all’Ucraina, scrive su Twitter il presidente del Consiglio Europeo Charles Michel il quale si è detto “scioccato dalle immagini delle atrocità commesse dall’esercito russo nella regione di Kiev ora liberata“. “L’Ue sta assistendo gli ucraini e le Ong nel raccogliere le prove da portare nelle corti internazionali“, ha aggiunto Michel.

“Le immagini dei civili uccisi a Bucha sono insopportabili”ha scritto la ministra degli Esteri tedesca Annalena Baerbock, su Twitter, chiedendo nuove sanzioni contro la Russia. Baerbock ha definito queste azioni come “crimini di guerra“. “Dobbiamo fare chiarezza senza mezzi termini su questi crimini dei militari russi”, le ha fatto eco il cancelliere tedesco Olaf Scholz. “Io rivendico che organizzazioni internazionali come il comitato internazionale della Croce rossa abbiano accesso a questa area, per documentare in modo indipendente queste atrocità. I carnefici e i loro mandanti devono essere assicurati alla giustizia“, ha aggiunto.

Sconvolto anche Luigi Di Maio, ministro degli Esteri italiano: “Da Bucha immagini agghiaccianti. Corpi di civili ucraini a terra, uccisi, con le mani legate. Crudeltà, morte, orrore. Accertare il prima possibile l’esistenza di crimini di guerra. Queste atrocità non possono restare impunite”.

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