Calabria, “No alla guerra, Si al Lavoro”: il motto di Cnal e Fil per il Primo Maggio

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Il Segretario Regionale Calabria della Confederazione CNAL, Sergio Marino e il Segretario Generale FIL (CNAL) Giuseppe Martorano, ritengono che bisogna avviare una seria politica per il disarmo e costruire il lavoro per lo sviluppo

“Il Primo Maggio sia un coro mondiale per fermare le guerre nel mondo e avviare il disarmo nucleare. Su queste basi si costruisce una società sana che fonda le sue radici sulla pace e sul lavoro, un diritto tutt’altro che garantito”. E’ quanto dichiarano il Segretario Regionale Calabria della Confederazione CNAL, Sergio Marino e il Segretario Generale FIL (CNAL) Giuseppe Martorano“Purtroppo sulla prossima Festa dei Lavoratori incomberà l’angoscia del conflitto bellico in corso e delle morti di civili innocenti che sta provocando e che si aggiungono a quelle di altre terribili guerre nel mondo: di fronte a ciò il mondo del lavoro deve far sentire il proprio forte no alle guerre e sottolineare che il lavoro va creato nelle fabbriche della pace e non delle armi. Per questo bisogna avviare una seria politica per il disarmo e costruire il lavoro per lo sviluppo, particolarmente in quei territori che, ancora oggi, soffrono la fame e la povertà, e per contrastare le nuove povertà dilaganti in Italia a seguito della perdita del potere di acquisto di salari, stipendi e pensioni”, conclude la nota dei due sindacalisti.

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