Docenti non vaccinati rinchiusi negli scantinati delle scuole, appello di Corbelli al Governo: “porre fine a ingiustizia e umiliazione”

StrettoWeb

“Ai docenti non vaccinati viene impedito di rientrare in classe, professori confinati in scantinati e in aule Covid, come fossero degli appestati”, si legge nella denuncia del leader del Movimento Diritti Civili

Il leader del Movimento Diritti Civili, Franco Corbelli, chiede al ministro dell’Istruzione Patrizio Bianchi e al premier Mario Draghi di “porre subito fine alla ingiustizia, umiliazione  e vergogna dei docenti non vaccinati, impediti di rientrare in classe, per fare lezioni e anche per un semplice saluto agli alunni, e confinati in scantinati e in aule Covid, come appestati!”. Corbelli, oggi in una nota inviata alla nostra redazione, e, da alcuni giorni, su Facebook, parla di “nuova ghettizzazione dei 3500 professori che, rientrati a scuola dal 1° aprile, vengono ancora una volta puniti, per essere “rieducati”, per aver detto no all’inoculazione del siero sperimentale! Un accanimento ignobile, un fatto indegno di un Paese civile! I docenti , dopo essere stati , dal 15 dicembre, al pari di altre categorie di lavoratori del settore pubblico, come forze dell’ordine ed esercito, privati del lavoro, dello stipendio e di tutti gli altri diritti, continuano ad essere (solo loro) puniti, discriminati e umiliati. Gli viene infatti impedito di ritornare in classe e, addirittura, anche di poter, solo per un minuto, salutare in aula i loro alunni. Sono confinati in locali inidonei, in scantinati, adibiti a deposito di sedie e banchi vecchi e finanche in aule Covid! Vengono trattati come degli appestati, degli untori, pur essendo loro quelli sicuri di essere negativi, e quindi non contagiosi, avendo l’obbligo del tampone ogni 48 ore, a differenza di tutti gli altri possessori del Super Green pass, non soggetti al test e quindi di fatto potenzialmente infetti e anche contagiosi! E infatti sono soprattutto proprio quelli super vaccinati, con due e tre dosi, che continuano a contagiarsi e a contagiare!”.

Sono questi i paradossi, secondo Corbelli, “dei provvedimenti di un Governo che ha come obiettivo, in questo caso, solo quello di punire e mandare un messaggio preciso a questi docenti che hanno scelto(per giustificati motivi di salute e per una comprensibile paura del siero) di non vaccinarsi! E per questo vanno ancora ghettizzati e “rieducati”! Non solo: si vorrebbe imporre, per le nuove “mansioni”(!), che dovrebbero svolgere (e che neppure si sa quali dovrebbero essere), anche il raddoppio dell’orario di lavoro, dalle 18 attuali alle 36 settimanale, previste per il personale non docente! Sta accadendo questo nella pressoché totale indifferenza generale. Questa ulteriore violazione dei diritti fondamentali sembra quasi un fatto normale. Pochissimi cercano di difendere i diritti calpestati di questo personale del mondo della scuola”.

“Solo alcuni, come Diritti Civili, La Verità e pochi altri media, come questa testata, StrettoWeb – prosegue Corbelli – , hanno inoltre il coraggio e l’onestà di denunciare i gravi effetti avversi che continuano a colpire anche il personale del mondo della scuola, che sta pagando un prezzo altissimo! Ci sono, difatti, numerosi docenti deceduti a seguito della vaccinazione, come già accertato da perizie di vari Tribunali italiani, e tanti sono quelli che stanno morendo all’improvviso, ragazzi, giovani e anche degli adulti, tutti in perfetta salute. Negli ultimi 40 giorni si sono registrati i decessi fulminei di diversi giovani docenti, tecnici di laboratorio, ingegnera,  preside…! Ribadisco sempre che non sono assolutamente contro i vaccini, non lo sono mai stato, sono per la libertà di scelta e la valutazione del possibile rischio, caso per caso, non faccio, correttamente e responsabilmente, nessuna ipotesi e nessuna correlazione, ma dico solo come può di fronte a questa tragedia, immane e continua, il Ministro dell’Istruzione Bianchi, affermare, come ha testualmente detto, che  “Gli insegnanti inadempienti disattendono il patto sociale ed educativo su cui si fonda la comunità nella quale sono inseriti. Il puro e semplice rientro in classe avrebbe comportato un segnale altamente diseducativo. Per questo si è dovuto trovare un ragionevole equilibrio tra il diritto dei docenti non vaccinanti di sostentarsi e il loro dovere di non smettere mai di fornire il corretto esempio”!?”.

“Ai familiari di quelli del mondo della scuola, che, sino ad oggi, per adempiere all’obbligo del vaccino (e non essere sospesi dal servizio, dallo stipendio e non finire in mezzo ad una strada!) hanno perso la vita, o a tutti quelli che si sono visti, dopo l’inoculazione del siero, la salute e la vita rovinate e che non sanno come e dove potersi curarsi(anche a loro spese, come stanno facendo senza purtroppo risultati positivi!) e che lo Stato ha completamente abbandonato, il ministro Bianchi, il premier Draghi e il ministro Speranza hanno il coraggio di dire le stesse cose vergognose che il titolare dell’Istruzione ha dichiarato nei confronti dei docenti non vaccinati?”, conclude Corbelli.

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