Crematori mobili a Mariupol, la terrificante analogia del sindaco: “qui è come Auschwitz”

StrettoWeb

A Mariupol allestiti crematori mobili per bruciare i corpi degli abitanti uccisi dai russi. Il sindaco paragona la città ucraina ad Auschwitz

I russi hanno trasformato Mariupol in un campo di sterminio. L’analogia sta guadagnando terreno. Questa non è più a Cecenia o Aleppo: è la nuova Auschwitz“. Con queste tristi parole, il sindaco di Mariupol, Vadym Boychenko, ha descritto la situazione attualmente presente nella città portuale nel Sud dell’Ucraina. Il primo cittadino ha fatto riferimento a “decine di migliaia” di vittime civili, ricordando che solo una settimana fa le stime parlavano di appena 5000 persone uccise a Mariupol: in città vivevano 400.000 abitanti, molti dei quali fuggiti prima dell’invasione.

Secondo quanto riporta l’agenzia “Unian”, il Comune di Mariupol ha reso noto attraverso Telegram che l’esercito di Mosca avrebbe allestito dei crematori mobili utilizzati per bruciare i corpi dei civili uccisi e coprire le tracce dei crimini commessi. Secondo i testimoni, la Russia avrebbe reclutato “terroristi locali” e di Donetsk in forze speciali per bruciare i cadaveri.

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