Guerra Ucraina, la Cina mitiga le accuse di genocidio: “gli USA dovrebbero evitare la crisi, non alimentarla”

StrettoWeb

La Cina torna a difendere la Russia dalle accuse di genocidio lanciate dagli USA. Pechino chiede collaborazione per la pace, non di gettare benzina sul fuoco con dichiarazioni forti come quelle rilasciate da Joe Biden

La strage di Bucha potrebbe non essere un caso isolato. In diverse altre città dell’Ucraina, rase al suolo dalle devastazioni della guerra, i morti non si contano più. Tanti, troppi, i civili che hanno pagato con la propria vita il prezzo del conflitto. Molti quelli che, stando a quanto riportano le immagini e le notizie che arrivano dall’Ucraina, quelli uccisi deliberatamente dai russi, ritrovi legati, in strada, come dopo un’esecuzione. Una condanna unanime è arrivata dall’Europa, gli Stati Uniti hanno parlato apertamente di genocidio per bocca del proprio presidente, Joe Biden. Un termine che invece risulta indigesto alla Cina. Pechino, che non ha mai perso occasione di spalleggiare Mosca, si è espressa in favore di un cessate il fuoco, lanciando però, fra le righe, una frecciatina agli USA colpevoli di alimentare il conflitto con dichiarazioni al vetriolo. Il portavoce del ministero degli Esteri, Zhao Lijian, ha dichiarato: “la Cina ha sempre sostenuto che sull’Ucraina la massima priorità per tutte le parti interessate è mantenere la calma e la moderazione, cessare il fuoco e fermare la guerra il prima possibile, evitando una crisi umanitaria su larga scala. Qualsiasi sforzo della comunità internazionale dovrebbe raffreddare la tensione, non alimentarla, e dovrebbe spingere per una soluzione diplomatica, non aggravare ulteriormente gli scenari“.

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