Reggio Calabria, che spettacolo! Il viaggio di Linea Verde in giro per il territorio: l’Aspromonte, i Bronzi, Gelato Cesare e quante altre meraviglie nel servizio di Rai 1

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Dal Lungomare Falcomatà, ai boschi dell’Aspromonte, passando per lo Stretto di Messina, il Museo Archeologico della Magna Grecia e tutte le ricchezze culinarie: il meraviglioso viaggio di Linea Verde in provincia di Reggio Calabria, un territorio dalle infinite potenzialità

Reggio Calabria sugli schermi della tv nazionale. Questa mattina è andata in onda la puntata di Linea Verde Life registrata in riva allo Stretto. Il viaggio di Rai 1 inizia dal Lungomare Falcomatà, il “Chilometro più bello d’Italia”, con le statue di Rabarama di fronte al mare con la Sicilia. “La denominazione non è un’invenzione di D’Annunzio, ma la leggenda rimane perché questo è davvero un posto magnifico”, afferma Marcello Masi, che fa l’assist a Daniela Ferolla: la conduttrice raggiunge Felice Arena, il direttore di Noel, laboratorio naturale dove il vento è l’“ingrediente fondamentale”. “Il vento che soffia da Messina a Reggio Calabria è perfetto perché forma delle onde utili per le sperimentazioni che consentono di fare attività sperimentali”, spiega.

Dal mare alla montagna, le immagini si spostano velocemente da una parte all’altra del territorio. Ecco Pentidattilo, il borgo fantasma. “Sono meravigliato, è uno dei tanti borghi dimenticati del nostro Paese, ma ora le cose sono cambiate”, sottolinea Masi parlando con Ines Mangiola, una volontaria, che spiega le iniziative utili alla località per tornare a vivere ed ospitare turisti. C’è anche Rossella Aquilanti, di Viterbo, per 37 anni unica abitante residente a Pentidattilo. Spazio inoltre al pensiero dell’artigiana Daniela Lorenzi: “ho deciso di mettermi in gioco tessendo la ginestra, una pratica che non fa più nessuno. La vita è fatta anche per tornare alle origini, non bisogna sempre ricercare il nuovo”.

L’immagine del teleschermo torna per un attimo a Reggio Calabria, presso la Gelateria Cesare dove ad accogliere la Rai c’è Davide Destefano, che ha raccontato i gusti particolari della sua azienda. “I nostri gusti più particolari promuovono le ricchezze culinarie della Regione. La mandorla calabrese di Amendolea con i pistacchi unisce la Calabria e la Sicilia, dando vita al Regno delle Due Sicilie. Poi c’è il Bronzato, dedicato all’antico e originale colore dorato dei Bronzi”, spiega il noto gelatiere. Presso il Museo Archeologico della Magna Grecia è stata poi ripercorsa la storia e il (“più clamoroso”) ritrovamento delle due statue a Riace, diventate il simbolo di Reggio Calabria.

Reggio Calabria su Linea Verde: anche Gelato Cesare e Davide Destefano protagonisti della puntata | VIDEO

Masi ha poi fatto un giro in Aspromonte, ha raggiunto il pastore Pietro che accudisce le sue “caprette aspromontane”, ormai da secoli situate nei monti dell’area Grecanica. Il giovane ha inventato un collare per difenderle dai lupi, una grande innovazione che merita di essere attenzionata a livello nazionale. Da Bova a Pietra Cappa, il più grande monolite d’Europa, tornando poi nello Stretto di Messina a bordo di una bici realizzata con il legno di Castagno dell’Aspromonte, creazione nata dalla collaborazione tra l’Università Mediterranea e il Parco Nazionale. E che spettacolo poi i Fortini di Pentimele, uno dei 24 fortini che furono realizzati in età Umbertina, intorno alla fine dell’Ottocento, per controllare lo Stretto e l’arrivo dei nemici via mare: “uno spettacolo della natura, l’Etna sospeso tra cielo e terra. Il mare blu. E’ qui che mi prendo il mio attimo di respiro”, si rilassa Daniela Ferolla.

Le riprese tornano tra i boschi dell’Asromonte dove un ricercatore, Daniele delle Monache, spiega cosa sono i bottoni termici: “l’Aspromonte è un ambiente ricco di biodiversità, è tra i migliori hotspot d’Europa. Il nostro intento è di valutare come potrebbe evolvere la biodiversità in futuro con i cambiamenti climatici. Il microclima è fondamentale per questo tipo di studi, sia per la flora che per la fauna. Alcune specie, va ricordato, sono sopravvissute in questi luoghi perché l’Aspromonte è stato rifugio dalle glaciazioni”. Successivamente Luca Lombardi, guida naturalista, accompagna Marcello Masi dalla neve di Gambarie al clima primaverile del geo-sito della Rocca del Drago.

Le telecamere, come detto, cambiano zona velocemente e stavolta fanno ritorno in mezzo ai terreni di Catona. “Sto entrando in una foresta tropicale, dimenticherò di essere a Reggio Calabria”, spiega Daniela Ferolla mentre cammina all’interno dell’azienda agricola dei fratelli Bilardi. Francesco spiega: “ero qui preso dalla raccolta del passion fruit. L’origine di questo frutto arriva dal Brasile, a Catona c’è un clima perfetto per questo prodotto, abbiamo iniziato a coltivarlo”. Paolo raccoglie l’Annona, un altro frutto tropicale, che stupisce Ferolla per la sua particolarità e il mix di sapori. “Nel 1988 abbiamo iniziato grazie ai nostri genitori, abbiamo tantissimi altri prodotti. Abbiamo un impianto di Mango, ma anche di Avocado”, ricorda invece Fabrizio. Dalla Costa tirrenica a quella jonica, Ferolla indossa la tuta e raggiunge Punta Pellaro, la “California” d’Italia, luogo dove si può praticare il kitesurfing a causa del forte vento che batte per 200 giorni all’anno. Sempre sul tema mare, a Villa San Giovanni si possono osservare e utilizzare i nuovi traghetti sostenibili: la nave Iginia ricorda col suo nome la Dea greca della Salute e della Prosperità. “Una nave ibrida (diesel ed elettrica) dotata di tanti pannelli solari con il vantaggio che all’interno dei porti, in prossimità delle coste, si viaggia elettricamente, quindi ad emissione zero. Entro il 2026 avremo una seconda nave come questa e ben tre mezzi veloci ibridi che trasporteranno le persone garantendo il principio di continuità territoriale nello Stretto”, spiegano.

Dal mare alla cucina, dove domina la ‘nduja, “il prodotto rappresentativo della Calabria in tutto il mondo”. Via dunque ad una ricetta di pasta fusilli con l’aggiunta di capperi, crema di scarola e stracciatella. Un piatto meraviglioso con contrasti sorprendenti tra il piccante e salato della ‘nduja e la dolcezza del formaggio. E il profumo di bontà si percepisce anche sul Corso Garibladi con l’Apetta di Giovanni Gangemi: polpette di melanzana, arancinetti allo stocco di Mammola, panino con salsiccia di suino nero, peperoni e patate è il pranzo del giorno. Una passeggiata nella modernissima Piazza Duomo, qualche ripresa in Piazza Italia e al Teatro Cilea, per passare successivamente al bar La Mimosa dove è possibile assaggiare il “Dito d’Apostolo”, lo stomatico e rinfrescarsi con una buonissima bevanda al Bergamotto in compagnia del maestro pasticciere Angelo Musolino. “Quante cose belle abbiamo visto, in Calabria si può fare di tutto. Dalle spiagge meravigliose alla montagna, un territorio che non è mai uguale”, spiegano i due presentatori. Un magnifico viaggio tra le ricchezze del territorio di Reggio Calabria, che esalta come non mai una terra dal potenziale infinito. Chi non ha visto la puntata non deve disperarsi, potrà rivederla sul sito di Rai Play nelle prossime ore.

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